Le colture senza suolo offrono numerosi potenziali vantaggi: produzioni più alte, prodotti con caratteristiche qualitative migliori, efficienza d'uso delle risorse più elevate.
A tale fine, tuttavia, è necessario gestire in maniera ottimale la tecnica di coltivazione, scegliendo con attenzione il mezzo di coltivazione da utilizzare e programmando correttamente le variabili irrigue.

Di questo si parlerà domani, 30 maggio 2018, durante i due seminari aperti al pubblico e in particolare agli operatori del settore che si terranno nell'Aula magna di Agraria al Campus universitario di Bari

Dalle ore 14.30 si inizierà con "L'irrigazione di precisione basata su sensori nelle colture senza suolo su substrato" tenuto da Francesco F. Montesano, ricercatore dell'Ispa-Cnr di Bari e, sempre dall'istituto barese, proseguirà Angelo Parente con "Substrati alternativi alla torba. L'esempio del compost a base di posidonia".

La gestione razionale dell'irrigazione rappresenta quindi un punto cruciale per ottenere risultati soddisfacenti, in termini sia di produttività e qualità dei prodotti, sia di sostenibilità del processo produttivo. I risultati conseguiti dall'istituto indicano che l'impiego di reti di sensori per il rilevamento in tempo reale dello stato idrico del substrato di coltivazione rappresenta uno strumento efficace per la gestione dell'irrigazione di precisione delle colture senza suolo.

Anche la scelta del substrato è strategica. In alternativa alla torba sono sempre più numerosi i substrati che vengono proposti nelle coltivazioni senza suolo. L'Ispa-Cnr di Bari conduce da alcuni anni importanti progetti di ricerca finalizzati al recupero di prodotti di scarto delle produzioni agroalimentari nonché della posidonia spiaggiata.

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