Il primo giorno di novembre aprirà sotto alle influenze dell’alta pressione. Si tratterà di una parentesi del tutto temporanea perché dai modelli prende piede l’ipotesi di una cospicua irruzione artica dopo il ponte di Ognissanti. Fresche novità in arrivo quindi per la seconda metà della stagione autunnale.

Il punto della situazione
Il vasto campo anticiclonico d’origine subtropicale, con interessanti apporti africani, è agli sgoccioli.  Il flusso di aria molto calda proveniente da cuore del Sahara ha contribuito ad aumentare le temperature, che si sono spinte su livelli decisamente inusuali al Sud e sulle Isole. Differenze importanti di temperatura si sono avute tra il Nord Italia, ove il quadro meteo si è comunque mantenuto umido e fresco, ed il Sud Italia, ove invece i cieli sereni hanno permesso alla colonnina di mercurio di raggiungere picchi fino a 35 gradi (nelle aree interne della Sardegna). 
A breve la situazione andrà decisamente a migliorare, grazie ad un sostanziale calo termico che riporterà la normalità climatica del periodo, più sensibile naturalmente al Centro-Sud. 
Un fronte d'aria fredda dalla Scandinavia è difatti in rapida discesa sul Mediterraneo meridionale, tant’è che raggiungerà facilmente anche le regioni centro-meridionali italiane. La Penisola continuerà perciò a ritrovarsi in balia di una vivace altalena termica, tra le incursioni fresche dai quadranti settentrionali europei e tra gli allunghi anticicloni dalle aree subtropicali, che garantiranno cieli sereni (con nebbie in pianura) e sensibili impennate delle temperature.

Analisi
Prende corpo ora dopo ora l'evoluzione meteo del breve e del medio termine, circa i prossimi 10 giorni, mentre perde al momento di consistenza la possibile irruzione invernale della prima settimana di novembre. Dopo la rasoiata fresca di metà settimana, l’alta pressione riporterà ovunque ampi spazi sereni ad iniziare dai settori settentrionali, poi nel weekend ovunque. Questa fase anticiclonica durerà indicativamente sino ai primi giorni di novembre.

Evoluzione in due step: il breve e medio termine
Il vasto campo anticiclonico al momento presente sul Vecchio continente non sarà di facile smantellamento. Difatti un vasto blocco ad omega disegnerà sull'Europa il promontorio anticiclonico, imbrigliato sui quadranti occidentali da una depressione atlantica e su quelli orientali da un vortice artico. Dalle ultime elaborazioni dei modelli previsionali, l'Italia si verrà a trovare lungo l'asse principale dell’area altopressoria e questo garantirà almeno fino al 2 novembre (per il ponte di Ognissanti) un quadro prettamente stabile e mite
Nel contesto non mancheranno i primi banchi di nebbia - persistenti anche di giorno - favoriti dal ristagno dell’umidità nei bassi strati.

Secondo step: il lungo termine
Dopo tale data l’orizzonte previsionale pare annebbiarsi. Se fino a ieri sembrava quasi definitiva una possibile irruzione fredda di matrice artica, oggi acquista maggiore probabilità una nuova depressione atlantica.

Abbondanti precipitazioni al Centro Sud Italia
Le prime infiltrazioni arriveranno già nelle prossime ore e avranno il compito di accendere una vivace instabilità sulla Penisola. Le novità last minute sono rappresentate dalle ulteriori precipitazioni che andranno a coinvolgere il Nord, anche se non si presenteranno abbondanti come nella recente perturbazione dello scorso weekend, con al più qualche eccezione sull'arco alpino centro occidentale.
Ben più copiosi invece i fenomeni che andranno a coinvolgere il Centro Italia, laddove sono attesi rovesci anche a sfondo temporalesco localmente intensi. Gli accumuli maggiori si centreranno sulla dorsale appenninica, raggiungendo localmente i settori meridionali. 
Le precipitazioni risulteranno importanti sulle aree interne, perché qui si avranno i maggiori contrasti termici, tra il caldo degli ultimi giorni e la flessione in arrivo. Non sarà difficile avere accumuli di 30 millimetri ed oltre.