Cinque maggio, appuntamento con la manifestazione che gli allevatori, sotto i vessilli di Coldiretti, portano in numerose piazze italiane per raccontare i pregi della carne, quella prodotta nel rispetto non solo delle regole, ma del benessere degli animali. Carne che si vorrebbe tutelata con etichette che ne raccontino tutta la verità, in primo luogo la provenienza.

Molti i quotidiani che hanno anticipato i contenuti della manifestazione, come nel caso de “La Provincia di Cremona” del primo maggio che ha puntato il dito sulla crisi che assilla gli allevamenti, e non solo quelli che producono carne. Il quotidiano piemontese “La Nuova Provincia” del 3 maggio anticipa che su Torino convergeranno numerosi pullman pieni di allevatori pronti a difendere le loro produzioni di carne. Anche “Metro”, nota testata free press, il 4 maggio si occupa dell'evento descrivendolo come la giornata dell'orgoglio carnivoro.

Alla radici della protesta, ricorda “La Nazione”, non c'è solo la crisi della carne ma anche i ritardi nel pagamento dei contributi comunitari. Significativa la partecipazione dei suinicoltori con l'adesione di Unapros (una delle sigle che riunisce gli allevatori di suini) che con la sua partecipazione, segnalata dalla “Voce di Mantova” del 4 maggio, intende tutelare la filiera suinicola e i 180mila occupati che ad essa fanno capo.
E si continua il 5 maggio con “Italia Oggi” che ricorda i temi in discussione, come tracciabilità e difesa del made in Italy.

I mercati
Una breve notizia de “Il Sole 24 Ore” del 30 aprile conferma che la pesantezza dei mercati delle carni si è estesa anche al comparto avicolo, con ribassi per polli e uova. Dalla carne al formaggio con la flessione dei prezzi del pecorino romano, colpa di un eccesso di offerta, come scrive “Italia Oggi” del 4 maggio.

Riparte in compenso la vendita delle ciliegie, bloccate sino a poco fa da alcune pastoie burocratiche con prezzi che toccano i sette euro al chilo, come ai apprende dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 29 aprile. Ma è la stessa “Gazzetta del Mezzogiorno” che il 5 maggio lancia un allarme sulla perdita in Puglia di oltre metà del raccolto di ciliegie a causa delle piogge che hanno flagellato alcune aree di questa Regione.

Le noti dolenti continuano con le difficoltà delle arance siciliane, strette fra embargo russo e importazioni dalla Turchia, come denuncia”Italia Oggi” del 4 maggio. A proposito dell'embargo russo, “Italia Oggi” nello stesso giorno anticipa il contenuto di alcuni progetti sui tavoli del ministero agricolo che potrebbero aprire opportunità alle nostre produzioni ortofrutticole. Sarebbe un toccasana per contrastare la caduta nelle esportazioni della nostra frutta sui mercati extra-Ue. Lo conferma una recente analisi di Nomisma riportata il 5 maggio sulle colonne de “Il Sole 24 Ore”.

Attenti al Ttip
Segnali positivi arrivano per il mercato del mais. Ne parla il quotidiano piacentino “Libertà” del primo maggio che osserva la crescita dei listini di questo cereale. Anche la soia è in fase di recupero, scrive “Il Sole 24 Ore” del 4 maggio, una conseguenza della riduzione dei tagli a questa coltura. Segnali positivi per latte e formaggi sembrano arrivare dai mercati asiatici, questa almeno l'interpretazione che “Il Sole 24 Ore”del 30 aprile dà su alcune nuove tendenze registrate su quei mercati.

In tema di mercati internazionali si è molto discusso in questi giorni del Ttip, l'accordo per gli scambi commerciali fra Ue e Usa. Colpa (o merito...) di alcune rivelazioni di Greenpeace sui contenuti delle proposte in discussione, argomento sul quale si sofferma “Avvenire” del 3 maggio. Il giorno seguente è “Il Fatto” che entra nel dettaglio degli ostacoli che stanno bloccando gli accordi fra Usa e Ue. Colpa del voler accomunare alle stesse regole prodotti fra loro diversi e distanti. Meglio sarebbe, sostiene “Italia Oggi” del 4 maggio, puntare su accordi separati.

Sull'argomento interviene anche il presidente francese Hollande che chiede garanzie sociali e ambientali, come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 4 maggio. Al centro delle discussioni non c'è solo il Ttip, ma anche gli accordi per gli scambi commerciali con il Mercosur, sigla nella quale si riconoscono alcune nazioni dell'America Latina. In questo caso le preoccupazioni riguardano le facilitazioni nelle importazioni di molti prodotti, fra i quali “Italia Oggi” del 4 maggio cita i succhi di arancia, le carni e i cereali.

Aiuti in arrivo
Molte le risorse messe in campo per dare al mondo agricolo strumenti per affrontare le situazioni di difficoltà. Dalle pagine de “Il Resto del Carlino” del 30 aprile il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina ricorda che sono disponibili 250 milioni per cablare le aree rurali. Ancora “Il Resto del Carlino” evidenzia che un importante istituto di credito ha messo a disposizione 900 milioni di euro destinati a sostenere le imprese agroalimentari.

Dai Psr sono in arrivo per i giovani agricoltori pugliesi 1,6 miliardi di euro destinati ad alimentare linee di credito. I dettagli si possono leggere sul “Quotidiano di Puglia” del 30 aprile. Per i giovani sono disponibili poi altri 70 milioni di euro che andranno in conto interessi. Come spiega “Italia Oggi” del primo maggio, in questo caso si tratta di un bando di Ismea.

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