Lombardia
20 milioni di euro per la biodiversità  

 

Tecniche colturali a basso impatto ambientale e rispettose della biodiversità. E' la nuova frontiera green delle aziende agricole lombarde, come si rileva dai dati diffusi dall'Organismo pagatore regionale, che sta provvedendo a liquidare, in questi giorni, oltre 20 milioni di euro a 7.200 aziende agricole lombarde come anticipo del 50% sui pagamenti agroambientali.

Sono gli ecoincentivi della Misura 214 del Programma di sviluppo rurale che favoriscono una gestione agronomica sostenibile dell'attività agricola e che hanno avuto adesioni record in particolare sul fronte dell'agricoltura blu (Azione M), la tecnica di minima lavorazione del suolo a bassa emissione di CO2, e della conservazione della biodiversità nelle risaie (Azione I).

"Le misure agroambientali incentivate dalla Regione - ha spiegato l'assessore all'Agricoltura Giuseppe Elias -, oltre all'effetto immediato che hanno sull'ambiente, indirizzano gli operatori verso le tipologie di agricoltura che rispondono ai principi della nuova Pac".
Elias ha sottolineato l'efficienza della machina regionale che, dopo la revisione informatica della procedura, ha anticipato di un mese il flusso dei pagamenti rispetto agli anni precedenti.

 


 

Toscana
Castagne, autunno amaro: -90%

 

Siccità e cinipide galligeno mettono in ginocchio la castanicoltura toscana. La produzione è crollata in tutta la Regione, con punte che toccano fino al 90% dello storico. Dove è andata meglio la produzione si è dimezzata rispetto all'anno precedente ma non basterà per contenere l'importazione dall'estero di castagne (Cina, Corea del Sud e Turchia in testa) e raffreddare i prezzi al dettaglio. In forte difficoltà anche la ristorazione e la cucina tipica

In Garfagnana si stima una produzione di farina di neccio Dop di 7-8mila quintali, contro i 25mila quintali delle annate migliori. L'unica area dove siccità e galligeno sembrano aver colpito meno duro sembra essere la zona dell'Amiata, che si trova in un versante che ha sentito meno gli effetti della siccità; la perdita è stimata "solo" del 50%.
Molto grave lo scenario anche nel Mugello dove la mancata produzione oscilla tra il 50% e l'80% di prodotto in meno. 
In Lunigiana la situazione non è migliore. La farina Dop lunigianese è l'ultima, in ordine cronologico, ad aver ottenuto la denominazione. "La produzione era in crescita negli ultimi anni ad eccezione dello scorso che era già stata pessima – spiega Igino Avanzini, presidente del Comitato Promotore per la farina di castagne della Lunigiana Dop – ma siccità e cinipide hanno quasi azzerato la produzione. La perdita di prodotto si attesta ad un primo sondaggio intorno al 90%".

 


 

Emilia-Romagna
Vespa cinese, previsti oltre 100 lanci di Torymus nel 2013


"La scelta di predisporre un nuovo centro di moltiplicazione del Torymus sinensis  in un terreno di proprietà regionale in località Zerina di Imola è basata sulle indicazioni della Università di Torino ed è finalizzata ad ottenere, nel più breve tempo possibile, il maggior numero di insetti utili. Occorrono castagneti isolati dove l'insetto, che deve essere raccolto per i successivi lanci, non possa disperdersi.

Stiamo lavorando per diffondere su tutte le aree castanicole regionali l'antagonista della vespa cinese e i risultati che stiamo ottenendo sono oltremodo incoraggianti: in poco più di due anni dalla comparsa della vespa cinese nella nostra regione abbiamo posto le basi per la sua imminente eliminazione. Dopo i 62 lanci di antagonisti effettuati quest'anno, abbiamo già in programma oltre 100 lanci per la prossima primavera, utilizzando sia insetti di nostra produzione, sia insetti acquisti dall’Università di Torino. Dopo il 2014 non saranno più necessari ulteriori immissioni”.

Così l’assessore regionale all’agricoltura dell'Emilia Romagna Tiberio Rabboni risponde all’interrogazione del consigliere regionale Alberto Vecchi sulle azioni messe in campo dalla Regione per contrastare  la vespa cinese.  “Il Torymusaggiunge Rabboni -  non può essere allevato in laboratorio, ma deve essere raccolto direttamente nell’ambiente. Seguendo le indicazioni dei ricercatori universitari che seguono da diversi anni questa complessa problematica, il Servizio Fitosanitario regionale ha quindi deciso di realizzare aree di moltiplicazione isolate da castagneti esistenti per evitare che gli insetti si disperdano su territori molto vasti, rendendo di fatto impossibile la raccolta delle galle dalle quali usciranno i nuovi adulti. La prima esperienza, condotta a Carpineti in provincia di Reggio Emilia, è stata particolarmente positiva. Il materiale raccolto ha consentito di effettuare 38 lanci controllati che si sono aggiunti a quelli realizzati con insetti forniti dall’Università di Torino”.

Nella sua risposta Rabboni ricorda anche che la Regione ha già predisposto un’ulteriore area di moltiplicazione, destinata a produrre già nel 2013, in un castagneto in comune di Loiano, adeguatamente isolato e anch’esso di proprietà pubblica.


 

Veneto
Psr, prorogate alcune scadenze  

 

La Giunta veneta ha prorogato i termini di scadenza della presentazione delle domande per tre misure del Programma di sviluppo rurale.
"In particolare – ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Franco Manzatoci sarà tempo fino al 30 novembre per la Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie" e la Sottomisura 214/h "Rete regionale della biodiversità". E' stata inoltre portata al 30 aprile 2013 la scadenza per la realizzazione degli interventi finanziati nell'ambito della Misura 111 "Interventi di formazione e informazione a carattere collettivo"".

 

 


Emilia-Romagna
La ciliegia di Vignola è Igp


Il riconoscimento ufficiale è avvenuto l'8 novembre con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea del regolamento 1032/2012. Sale così a 36 il numero dei prodotti  emiliano-romagnoli che hanno ottenuto dall’Unione europea il riconoscimento dell’indicazione geografica tipica o della denominazione d’origine protetta.

Le ciliegie di Vignola sono ottenute dalla cultivar di ciliegio Bigarreau Moreau, Mora di Vignola; Durone dell’Anella, Anellone, GiorgiaDurone Nero I, SambaVanDurone Nero II, Durone della Marca, LapinsFerroviaSweet Hear. Selezionate con dimensioni maggiori di quelle stabilite dalle norme di commercializzazione, possono raggiungere calibri di oltre 28 millimetri . L’area di produzione consiste nella fascia formata dal tratto pedemontano del fiume Panaro e altri corsi d’acqua minori, dai 30 metri s.l.m. fino alla quota di 950 metri, che si estende tra le Province di Modena e Bologna.

 

 
 

Lombardia
Terremoto, 7,4 milioni alle imprese mantovane


Sono 44 le imprese agricole dell'Oltrepò mantovano che hanno presentato domanda per il bando straordinario di Regione Lombardia a sostegno delle realtà colpite dal terremoto dello scorso maggio.

A loro disposizione un potenziale cofinanziamento pubblico di 7,4 milioni di euro, che coprirà una parte dei costi della ricostruzione, grazie alla possibilità di accedere in via privilegiata ai fondi della Misura 121 del Psr (Programma di sviluppo rurale) per ripristinare le strutture e gli impianti danneggiati. Questo il bilancio delle domande presentate alla Regione entro lo scorso 31 ottobre, data di chiusura del bando. Su 44 domande presentate, 16 sono di caseifici sociali.

"Ora dobbiamo solo attendere l'esito dell'istruttoria delle Province - ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Giuseppe Elias - che si dovrà concludere entro il 15 gennaio: se tutte le domande saranno giudicate ammissibili, grazie alla dotazione iniziale del bando, finanzieremo la totalità delle richieste, con una quota di contributo regionale di oltre 7 milioni di euro".

 

 


Marche
Agroalimentare marchigiano, raddoppia l'export verso la Cina  

 

Raddoppia il valore delle esportazioni di cibo marchigiano in Cina: nel secondo trimestre del 2012 ha raggiunto quota 1,8 milioni di euro.
Ad affermarlo è la Coldiretti Marche, sulla base di un'analisi su dati Istat, in occasione della presentazione dei risultati della missione istituzionale in Cina da parte della Regione Marche.

Gli acquisti di prodotti agroalimentari provenienti dal territorio marchigiano da parte del gigante asiatico sono passati dai 902.000 euro dei primi sei mesi del 2011 ai 1.782.000 a metà 2012. Considerati anche i dati relativi agli anni scorsi, il valore dell'export agroalimentare in Cina raggiungerà quest'anno il massimo storico.
Circa la metà delle esportazioni riguarda il vino, che si conferma come il prodotto marchigiano più gettonato all'estero, seguito da carne e salumi.