"Il Consiglio ha deliberato lo stato di emergenza per i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova colpiti dal sisma del 20 maggio 2012. Fissata in 60 giorni, nei quali la competenza a coordinare gli interventi è attribuita al capo del Dipartimento della Protezione civile, la durata del periodo di emergenza; nella fase successiva il coordinamento spetterà alle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, ciascuna per i territori di propria competenza”.

E' quanto si legge nella nota diffusa martedì dal Consiglio dei ministri nella quale si stabilisce, inoltre, che le risorse necessarie a fronteggiare le spese per soccorsi, assistenza e messa in sicurezza provvisoria dei siti pericolanti, verranno attinte dal Fondo nazionale per la protezione civile, rifinanziato con 50 milioni di euro.
In caso di necessità – prosegue la nota - sarà possibile integrare le risorse attingendo al Fondo di riserva per le spese impreviste, senza – si precisa -, la necessità di procedere ad alcun aumento delle accise”.
I 60 giorni fissati per la durata dello stato di emergenza, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, sono prorogabili di altri quaranta e, in ragione di particolari e gravi esigenze, possono aumentare senza un tetto massimo.

 

Imu

Il presidente Monti in qualità di ministro dell'Economia e delle finanze, ha dichiarato l'intenzione di rinviare il pagamento dell'Imu per le strutture civili e produttive dichiarate inagibili; verrà inoltre allentato il patto di stabilità interna dei Comuni colpiti dal sisma in seguito ad un intervento all'esame del Consiglio. 
Entrambe le misure - si legge nella nota -, saranno operative nel momento in cui le Regioni, con l’ausilio delle autorità locali, avranno terminato il censimento delle effettive necessità, al fine di stabilire la necessaria copertura finanziaria.
Le ordinanze emanate nei prossimi venti giorni, come previsto dalla recente riforma della protezione civile, saranno di immediata efficacia e il capo della protezione civile potrà agire con la massima libertà; in seguito e limitatamente ai profili finanziari, le ordinanze necessiteranno del concerto del ministero dell’Economia e delle finanze.

 

Comparto agricolo, le prime stime

Da una prima stima i danni per il settore agroalimentare potrebbero rivelarsi superiori ai duecento milioni di euro” dichiara Catania in una nota del Mipaaf.

Il dato deriva da un primo monitoraggio dei danni in corso nei circa cinquanta comuni colpiti delle quattro province di Ferrara, Modena, Mantova e Rovigo, eseguito con gli uffici degli assessorati all’agricoltura delle regioni nonché con i soggetti associativi e consortili del territorio.

Un territorio che interessa circa 250mila ettari e su cui sono attive - scrive il ministro Catania - diecimila aziende di cui un migliaio circa di allevamenti e qualche centinaia di strutture di trasformazione e magazzinaggio.

Due le tipologie di danni segnalate dal Mipaaf: 'danni non durevoli con perdita di valore totale o parziale' e 'danni alle strutture e alle attrezzature durevoli'.

 

Danni non durevoli

In cima alla lista dei primi, i danni ai magazzini di conservazione del Parmigiano Reggiano Dop e del Grana Padano che, considerando le tredici strutture censite e le oltre trecento mila forme danneggiate, interessa circa il dieci per cento della produzione di Parmigiano Reggiano e il due per cento di quella di Grana Padano.

Il Commissario Ciolos ha comunque assicurato che la Commissione è "pronta a studiare con le autorità italiane e i produttori, soluzioni tecniche e giuridiche per assicurare la continuità della produzione e della conservazione''.

Il suo portavoce, Roger Waite, ha precisato che per le misura d'urgenza sono già stati avviati i contatti con il ministero italiano "ma - aggiunge - è necessario che l'Italia ne faccia domanda".

Si aggiungono, i danni ad acetaie, cantine, caseifici ed aziende agricole dove si sono verificati crolli di stalle e magazzini con numerosi animali rimasti intrappolati sotto le macerie.

 

 

 

Maiali dell'azienda Veronesi di Massafinalese. Fonte: Coldiretti

 

Danni durevoli

Così classificati i danni a carico delle strutture agricole quantificate nella nota del ministero, in “diverse decine di casi di crolli ed inagibilità totale di abitazioni agricole, capannoni, stalle, magazzini, nonché centinaia di casi di danni strutturali la cui gravità dovrà essere valutata”.
Alcuni caseifici sono stati obbligati a sospendere la consegna del latte” ha spiegato l'assessore lombardo all'agricoltura De Capitani e sono in corso verifiche anche presso strutture di trasformazione e commercializzazione delle altre filiere agricole.
In corso nel territorio mantovano – prosegue l'assessore - ricognizioni sulle infrastrutture di bonifica e di irrigazione che potrebbero essere state danneggiate”.

 

Tilt di sistema

Ai danni materiali stimati si aggiungono quelli causati dal fermo dell’attività lavorativa.

“Vacche e maiali, importantissimi per la ripresa economica del territorio, rifiutano di alimentarsi mettendo a rischio la produzione di un comparto che - afferma Coldiretti - dovrà pagare entro giugno almeno 150milioni di euro di tasse tra Iva, acconto 2012 e saldo dell’Irpef o Ires, Irap e contributi Inps oltre a rate di prestiti e mutui in scadenza che rendono - secondo l'associazione -, insufficiente la proposta del Consiglio di rinviare il pagamento dell’imu solo per le strutture inagibili”.

E' urgente – aggiunge Nicola Gherardi presidente Confagri Ferrara - che le aziende danneggiate siano messe in grado di riprendere l'attività produttiva in un momento cruciale dell'annata agraria in cui ogni ritardo potrebbe gravemente compromettere i bilanci aziendali”.

Coldiretti Lombardia, intanto, sta preparando un 'piano di emergenza' che sembra trovare il consenso degli enti interpellati, nel quale sono previste moratoria fiscale, sospensione dei pagamenti Imu e Iva, congelamento del versamento delle rate sui mutui bancari, richiesta di fondi europei per intervenire nella ricostruzione o nella riparazione dei fabbricati e ritiro delle forme di grana e parmigiano danneggiate e non più commerciabili.

Necessario per Varrascina, presidente Copagri, il sostegno delle istituzioni e l'accesso al credito a tassi agevolati con garanzia pubblica oltre ad un supporto europeo.

In tal senso è Paolo De Castro presidente Comagri del Parlamento europeo, ad anticipare che nel corso della prossima settimana, verrà avviata una discussione in aula a Strasburgo volta ad attivare iniziative urgenti per risarcimenti a supporto di quanto definito in ambito nazionale.

 

Assicurazioni

Smentita, infine, da Catricalà la notizia circolata secondo la quale il governo starebbe pensando a un sistema di assicurazioni contro le calamità come unico strumento per il risarcimento ai privati che spiega il sottosegretario, sarebbe “una nuova tassa che il governo non si sente di porre”.