Il presidente della Cia ha presentato 'Agriconfidi', lo strumento nazionale promosso dalla confederazione, 'Nato', ha spiegato, 'dalle esperienze territoriali dei fidi al fine di agevolare le imprese socie nell'accesso al credito rilasciando garanzie e stipulando convenzioni con istituti e agenzie di credito. Le banche', ha proseguito Politi, 'hanno eliminato le divisioni interne che si occupavano del credito agrario, e in ragione dei nuovi criteri di valutazione del merito creditizio, si è assistito ad una progressiva spersonalizzazione del rapporto tra banca e agricoltore. Oggi, è indispensabile che tutti i soggetti coinvolti, organizzazioni professionali, Ismea e Confidi agricoli, possano, nella valutazione della capacità di assolvere alle posizioni debitorie assunte dall'impresa, fornire le informazioni, quantitative e qualitative, necessarie alla definizione di un rating chiaro e rispondente alla realtà imprenditoriale'.
'Come Cia', ha aggiunto Politi, 'abbiamo cercato di rispondere alla necessità di credito delle imprese agricole con la creazione di agriconfidi. Uno strumento nato come soggetto di diritto e ideato per operare a network: in pratica, vi è sia una gestione centrale ed integrata con il sistema servizi Cia che un sistema di sedi territoriali. La gestione è improntata sul principio della sussidiarietà, sulla vicinanza agli imprenditori ed agli istituti bancari locali, nonché sul coordinamento nazionale finalizzato ad agevolare il lavoro delle sedi periferiche e contenere la probabilità di concessione di garanzie a soggetti con alta probabilità di default. La confederazione, in quanto ente promotore ha provveduto, sin dagli scorsi mesi, ad approntare accordi e convenzioni con il sistema bancario e con l'Ismea'. 
Politi ha formulato precise richieste nei confronti delle banche, in primis quella di maggiore disponibilità ad impegnarsi nel finanziamento dell'agricoltura, un settore che attualmente 'vive allo sbando', un miglioramento generale delle condizioni sul prestito, e più attenzione verso le piccole e medie imprese.