I fitofarmaci impiegati in agricoltura sono tra i maggiori responsabili dell’inquinamento di laghi, fiumi, falde freatiche e di altri ambienti acquatici. In Europa, a studiare il fenomeno, sono i ricercatori esperti in campo ambientale che operano in Università e centri di ricerca, soprattutto dei Paesi nordeuropei e britannici, associati alla Setac, Società europea di tossicologia e chimica ambientale. Le ricerche si sono concentrate sulla valutazione degli effetti tossicologici di ciascuna sostanza inquinante studiata singolarmente. Non si è andati molto avanti, invece, nello studio degli effetti ecotossicologici dell’insieme delle sostanze presenti nei fitofarmaci.
Proprio per colmare questa lacuna, la Setac ha chiamato a raccolta un gruppo di chimici ambientali e giuristi per mettere a punto protocolli di studio per la valutazione del rischio negli ecosistemi acquatici, da inserire nelle attuali procedure legali di autorizzazione e controllo degli agrofarmaci. I lavori si svolgeranno in due tempi. Un primo workshop si terrà all’Istituto agronomico mediterraneo di Bari del Ciheam: dal 14 al 16 marzo, 53 ricercatori provenienti da Germania, Olanda, Francia, Gran Bretagna e Italia approfondiranno gli aspetti scientifici delle regole da adottare. Un secondo workshop si terrà alla fine di settembre nell’Università di Wageningen, in Olanda, per definire gli orientamenti scientifici da sottoporre all’esame dei legislatori nazionali, al fine di adeguare le procedure di regi-strazione dei prodotti fitosanitari.