Le malattie degli animali fanno discutere in Sardegna e Campania. Sull'Isola Confagricoltura lancia l'allarme sul ritardo del Piano Vaccinale per Blue Tongue, che con la ripresa delle temperature, che favorisce l'insetto vettore del virus, rischia di innescare una nuova ondata epidemica in estate. In Campania, dove continuano nel Casertano le proteste degli allevatori bufalini contro il Piano di Eradicazione delle Malattie Infettive, Brucellosi e Tubercolosi su tutte, l'assessore all'agricoltura Nicola Caputo ha deciso di convocare per domani mattina una conferenza stampa a Napoli dove saranno illustrati tutti i dettagli del nuovo Piano, che per altro prevede le vaccinazioni degli animali in età prepubere.

 

Confagricoltura Sardegna, vaccinazioni in ritardo

"La nuova Strategia Vaccinale, proposta per il 2022 dalla Regione per contrastare la diffusione della lingua blu nel comparto ovino, presentava novità importanti e sulla carta molto più incisive rispetto al passato quando ogni anno, nei mesi estivi e autunnali, la malattia si rimanifestava in migliaia di aziende della Sardegna. Peccato che se sulla teoria si sono fatti passi avanti, sul piano pratico siamo invece rimasti al palo; rischiamo anzi di tornare indietro con possibili gravi danni nei nostri allevamenti, dovuti a moria delle pecore e aborti negli animali, e con un aggravio di spese per le casse regionali che dovranno risarcire, senza poi mai coprire le reali perdite dei pastori, milioni di euro a chi accudisce le greggi". Lo ha detto il 29 aprile scorso il direttore regionale di Confagricoltura Sardegna, Maurizio Onorato, nell'esprimere preoccupazione sui ritardi della profilassi vaccinale della Regione, a cui sta andando incontro il comparto più importante della zootecnia sarda.

 

"La gestione sanitaria della blue tongue - ha proseguito Onorato - da oltre vent'anni non è più un fenomeno eccezionale, ma purtroppo a cadenza quasi fissa si ripresenta con la solita aggressività che potrebbe essere arginata solo con un Piano di vaccini da effettuare entro la primavera".

 

"Sono anni che andiamo dicendo di essere favorevoli alla prevenzione e contrari agli indennizzi - ha aggiunto Onorato - che non sanano mai le ferite economiche subite dal comparto. Grazie a numerose segnalazioni che ci arrivano dai nostri associati sul territorio, le attività veterinarie che oggi dovevano essere già a un buon punto sarebbero invece in forte ritardo".


In un incontro del primo marzo scorso, l'Assessorato della Sanità aveva comunicato alle organizzazioni di categoria agricole che in questa stagione la vaccinazione ovina sarebbe stata obbligatoria per 5.290 aziende, individuate come quelle più ad alto rischio, dove la profilassi vaccinale avrebbe interessato tutti i capi allevati. Per le altre realtà dell'Isola si sarebbe invece proceduto con la vaccinazione delle rimonte: circa 400mila unità. Un radicale cambio di strategia rispetto agli ultimi anni in cui si era sempre intervenuti sulle sole rimonte, con risultati sanitari fallimentari come hanno dimostrato i fatti.

 

Secondo l'Assessorato, fino a poche settimane fa erano disponibili 600mila dosi di vaccino con un programma d'acquisto di altre 900mila. Del totale di 1,3milioni di dosi ben 900mila erano destinate alle 5.290 aziende ad alto rischio e 400mila per le rimonte. Sempre nell'incontro del primo marzo era stata fissata per il 10 luglio la data di conclusione della campagna vaccinale che, secondo Confagricoltura Sardegna"Dal quadro attuale, parrebbe impossibile riuscire a rispettare".

 

Campania, Caputo convoca conferenza stampa

"È necessario fare chiarezza - spiega l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo - per dare una risposta puntuale e definitiva a tutti gli allevatori, evitando strumentalizzazioni, nella direzione del massimo rigore e della vicinanza agli operatori indicata dal presidente Vincenzo De Luca. Il Piano varato dalla Regione Campania per eradicare la tubercolosi e la brucellosi, discusso a più riprese con i rappresentanti degli allevatori nei vari incontri svolti presso gli uffici regionali e le aziende, recepisce tutti gli input degli operatori. Siamo sempre pronti al dialogo costruttivo, monitorando l'andamento del Piano e, eventualmente, mettendo in atto azioni correttive. Basta tensioni".


Nel corso della conferenza stampa Nicola Caputo, assessore per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania, presenterà il Programma con un nutrito parterre di esperti a cominciare dal direttore generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute Pierdavide Lecchini e del direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone.