Il Consiglio di amministrazione del Consorzio del Prosciutto di Parma, riunitosi oggi 12 giugno 2012, ha confermato per acclamazione Paolo Tanara alla presidenza.

Eletto nel 2009, è vice presidente esecutivo dell'azienda di famiglia Tanara Giancarlo che dal 1968 produce Prosciutto di Parma a Langhirano. Coniugato con due figli, 46 anni, Tanara è in azienda dal 1986 dove ha seguito in particolare le vendite nei mercati internazionali e ampliato gli sbocchi commerciali: la Tanara Giancarlo è stata infatti tra le prime aziende a esportare negli Stati Uniti e in Giappone, i due mercati più importanti per il Parma fuori dall'Unione Europea.

La sua esperienza al Consorzio del Prosciutto di Parma lo vede consigliere ininterrottamente dal 2005. Dal 2004 al 2008 è stato inoltre membro della Commissione rilevamento prezzi carne fresca suina e salumi stagionati delle Borsa Merci di Parma e di Milano; e dal 2006 al 2009 è stato inoltre capogruppo della Consulta dell'Unione Parmense Industriali delle aziende di produzione del Prosciutto di Parma.

Paolo Tanara guiderà un comparto che vale 1,6 miliardi di euro e una filiera produttiva imponente che comprende 4.300 allevamenti suinicoli, 140 macelli, 3.000 addetti alla lavorazione nella provincia di Parma, e un totale di 30.000 persone che lavorano nel circuito tutelato. Lo affiancheranno in questo mandato due vicepresidenti, Nino Barazzoni e Giorgio Tanara.

Dopo aver ringraziato tutti i produttori per la fiducia accordatagli, Paolo Tanara ha esposto i punti chiave del suo mandato e le attività su cui si concentrerà il Consorzio nei prossimi anni.

"Il nostro principale obiettivo è e sarà sempre il prodotto – ha affermato Tanara – Soltanto facendo leva sugli elevati standard qualitativi del nostro prodotto possiamo mostrare al consumatore la sostanziale differenza tra il Prosciutto di Parma e un prosciutto generico; l'uno naturale e genuino con indubbie garanzie di tracciabilità, l'altro un prodotto completamente diverso senza alcuna sicurezza. Dal punto di vista quantitativo invece possiamo dire che il nostro impegno sarà quello di creare coerenza tra la produzione e la possibilità di assorbimento da parte del mercato. In accordo con l'intera filiera, convoglieremo ulteriormente i nostri sforzi affinché in sede comunitaria siano identificati gli strumenti atti a regolamentare i volumi produttivi per un'efficace gestione delle produzioni Dop".