Secondo i dati di Anacer, le importazioni in Italia del settore dei cereali e semi oleosi nel periodo gennaio-aprile del 2015 sono diminuite di 641mila tonnellate rispetto allo stesso periodo 2014 (-9,8%). In calo l'import di mais (-653mila tonnellate), mentre per i cereali in granella, crescono le importazioni di grano tenero (+97mila tonnellate), grano duro (+16mila tonnellate), orzo (26mila tonnellate) e avena (+6400 tonnellate).

Tra gli altri prodotti presi in esame si evidenzia la riduzione dei prodotti trasformati/sostitutivi (-30mila tonnellate) e dei semi oleosi (-201mila tonnellate) e l'incremento delle farine proteiche (+102mila tonnellate). Le importazioni di riso si confermano in leggero incremento rispetto all'anno precedente di 1200 tonnellate. Trend in crescita per le esportazioni del settore cerealicolo nei primi quattro mesi del 2015, sono risultate in aumento di circa 157mila tonnellate, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+11,2%).

L'incremento è dovuto alle maggiori vendite all'estero dei cereali in granella (+153mila tonnellate), dei prodotti trasformati (+33800 tonnellate) e dei principali prodotti derivanti dalla lavorazione industriale del frumento (+7900 tonnellate) di farina di grano tenero e +6700 tonnellate di semola di grano duro).

Da registrare il calo delle esportazioni sia di paste alimentari (-6,3%) che di riso (-4.4%). I movimenti valutari relativi all'import/export del settore cerealicolo hanno comportato nel primo quadrimestre del 2015 un esborso di valuta pari a 1837 milioni di euro (1892,1 nel 2014) ed introiti per 1216 milioni di euro (1054,5 nel 2014). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -621 milioni di euro, contro i -837,6 milioni di euro nel 2014.