Entro il 2022 si deciderà il destino europeo di glifosate. Al giro precedente, nel 2017, l'erbicida scampò alla ghigliottina all'ultimo istante, grazie alla Germania che finalmente abbandonò l'imbarazzante astensionismo e votò per il rinnovo, trainando per giunta altri Paesi membri che di solito guardano a cosa fanno i Teutonici e poi agiscono di conseguenza. E infatti anch'essi si erano sin lì astenuti.

Non che dal punto di vista scientifico vi fossero dubbi: più volte Efsa ed Echa si erano espresse entrambe a favore di glifosate a seguito di interminabili valutazioni di moli imponenti di documenti. Un parere, quello di Efsa ed Echa, perfettamente in linea con quelli espressi da un'altra quindicina di Autorità mondiali di regolamentazione o meno, come per esempio i gruppi di lavoro noti come Jmpr, composti da esperti provenienti da Oms e Fao. Nemmeno per questi glifosate sarebbe un probabile cancerogeno, contrariamente al giudizio espresso nella Monografia 112 della Iarc, unica realtà a mostrare il pollice verso nei confronti della sostanza attiva.

Un primo parere favorevole è stato peraltro già espresso di recente, tramite un tomo finale da 11mila pagine con il quale gli esperti di quattro Paesi membri (Olanda, Ungheria, Svezia e Francia) avevano acceso la luce verde al rinnovo, reputando peraltro inutile una eventuale modifica alla classificazione esistente. Una luce verde, quindi, di stampo scientifico, non politico.
   

Si aprono le consultazioni

Efsa ed Echa, in ogni caso, hanno deciso di aprire delle pubbliche consultazioni al fine di raccogliere il massimo numero possibile di osservazioni sul tema rinnovo glifosate.

Nei prossimi 60 giorni si potranno quindi esprimere molteplici portatori di interesse, si spera qualificati e responsabili, i cui commenti saranno resi pubblici sui siti delle due agenzie. Efsa ed Echa raccoglieranno poi i commenti rilevanti per il processo di valutazione che dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2022. A quel punto la Commissione Europea, insieme ai gestori del rischio dei 27 stati membri dell'Ue, dovrà valutare il rinnovo o meno di glifosate a livello europeo. Si spera stando alla larga dalle molteplici pressioni attuali che molto hanno di mediatico e ben poco di scientifico.

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