Alla presenza di circa 300 operatori, si è svolto a Bologna l’annuale convegno Compag, Federazione nazionale dei commercianti di prodotti per l’agricoltura. L’apertura dei lavori è stata affidata a Fabio Manara, presidente Compag, che ha evidenziato l’importanza del ruolo dei distributori di mezzi tecnici, in particolare alla luce delle nuove normative sull’uso sostenibile degli agrofarmaci (D. Lgs. 150 del 14 agosto 2012 e PAN attualmente in fase di approvazione).

Di seguito AgroNotizie mette a disposizione le relazioni presentate.

Le relazioni

Macrodinamiche dello sviluppo del settore agricolo sullo sfondo della PAC: le conseguenze sul reddito e sull'impiego dei mezzi tecnici
Angelo Frascarelli - Docente di Economia e Politica Agraria Università di Perugia

Lo sviluppo dei mercati internazionali delle commodities agricole e le ricadute sui mercati nazionali
Parte prima
Parte seconda
Stefano Serra
- Info Granarie e Servizi srl

Le nuove tecnologie applicate alla realizzazione di servizi per la filiera degli agrofarmaci
Fabio Manara - Presidente Compag

La formazione online
Anita Peserico - Consulente Compag

Il registro dei trattamenti
Fabio Manara - Presidente Compag

La dichiarazione dei dati di vendita
Vittorio Ticchiati - Direttore Compag

Il futuro del settore degli agrofarmaci: il punto di vista dell'industria e il suo impegno per la sostenibilità
Andrea Barella - Presidente Agrofarma


Strategie per un'agricoltura sostenibile e competitiva
Particolare attenzione è stata prestata alla relazione di Mario Guidi, presidente di Confagricoltura che ha delineato le linee strategiche per il rilancio dell'attività agricola.
Secondo Guidi manca una “strategia di politica agricola nazionale” ma si assiste ad una costante e banale “spartizione di risorse” affidate a 22 soggetti (21 Regioni e il Ministero) che cercano di spendere le risorse disponibili senza disporre di quei dati oggettivi sull’agricoltura italiana nelle sue diverse sfaccettature.
Per l’Europa non esistono più risorse pubbliche per finanziare le inefficienze italiane ma l’agricoltore dovrà essere il primo artefice del suo successo o insuccesso aziendale.
La nuova riforma Pac da una buona opportunità su questo ambito, favorendo la coltivazione di alimenti proteici (sostituendo fino al 30% del mais nazionale), finanziando l’imprenditoria giovanile e con finanziamenti su ricerca e innovazione.
Per creare un’agricoltura competitiva, sostenibile, efficiente e produttiva è necessario puntare su ricerca, trasferimento dell’innovazione e distribuzione dell’informazione.

Non è giusto avere 21 Piani di sviluppo rurale, copia di quelli fatti sette anni fa, tutti scoordinati e che prevedono la stampa di 10 kg di carta e la lettura di 2.000 pagine da parte di ogni agricoltore per capire un piano regionale di sviluppo rurale.
Per “governare l’agricoltura” è necessario sfruttare la Pac per creare un “agri-network” di operatori della filiera e di tutti i soggetti che contribuiscono alla filiera. L’agricoltura rappresenta il 17% del PIL e si merita l’attenzione non solo dell’Europa, ma anche della politica nazionale.
Secondo Guidi la strategia per il rilancio dell’agricoltura deve passare da un inevitabile cambio di orizzonte: la globalizzazione non è una minaccia ma una delle più grandi opportunità per il settore primario italiano. Dobbiamo cercare quei mercati ricchi, disposti  a pagare la qualità delle materie prime italiane e l’ingegnosità dei trasformatori che portano alla produzione di quelle eccellenze agroalimentari che fanno del “made in Italy” il miglior modo di nutrirsi.
In occasione dell’Expo 2015 “Nutrire il pianeta – Energie per la vita”, Confagricoltura non vuole che l’agricoltura italiana sia rappresentata dai mercati di quartiere di Campo dei Fiori, di Venezia e di Napoli. Guidi ha affermato: “Non è quella la nostra agricoltura. Voglio andare all’Expo e poter parlare di OGM, di tecnologia, di innovazione e di identità del prodotto italiano. Vorrei poter affermare: finalmente l’agricoltura italiana sta arrivando”.