“Il ruolo della granicoltura italiana tra competizione internazionale ed esigenze dell’industria di trasformazione”: questo l’evento organizzato oggi alla facoltà di Agraria dell’Università di Bologna per celebrare il 60° anniversario Sis, la Società italiana sementi.
Obiettivo: “Offrire un contributo fattivo a quella ricerca di risposte e suggerimenti di cui il mondo agricolo necessita, nella speranza che le opportunità siano adeguatamente sfruttate e che da esse possa trarre origine un periodo fruttuoso per tutto il settore agro-industriale del nostro Paese” – spiega il presidente Sis, Francesco Cavazza Isolani.

1947-2007: la Società italiana sementi ha raggiunto il traguardo dei 60 anni di vita. "A partire da quella lontana estate del 1947 Sis ha rappresentato un’opportunità e una risorsa per il mondo agricolo, aiutando a crescere migliaia di aziende grazie ad innovazioni varietali e tecniche, puntando costantemente a quella ricerca della qualità che ha sempre contraddistinto l’attività della Società Italiana Sementi", ricorda il direttore Claudio Mattioli.
Presente all’evento tutta la filiera. In particolare, il mondo industriale è stato rappresentato dal presidente di Italmopa (Associazione industriali mugnai e pastai d'Italia), Ivano Vacondio: “Pare che siano previsti incentivi per chi coltiverà prodotti per l’industria agroenergetica. Noi vogliamo lavorare insieme agli agricoltori affinché quella che è un’emergenza energetica non si trasformi in emergenza alimentare. Ben vengano gli incentivi per la produzione di biomassa: Ma che questa biomassa non comprenda il settore dei frumenti italiani, perché quest’ultimi già non sono sufficienti per soddisfare l’industria alimentare; lo sarebbero ancor meno se venissero dirottati verso il settore energetico”.
E’ per il dialogo tra agricoltura e industria anche il Ministro De Castro: “Dobbiamo governare l’offerta sul mercato tra mondo agricolo e mondo industriale per diminuire la dipendenza dall’estero del grano duro. Già la nuova Pac ha determinato una crescita di produzione del grano duro. Ora, occorre un piano di filiera affinché un dialogo tra agricoltura ed industria determini un’adeguata remunerazione per gli agricoltori e garantisca un grano adatto alla trasformazione per l’industria”. (In foto: da sinistra, il ministro De Castro, il presidente Sis Francesco Cavazza Isolani e il presidente Italmopa, Ivano Vacondio. Foto tratta dal sito Avenue Media)