"La nascita di una sinergia tra gli attori del palcoscenico dell’agricoltura italiana ha finalmente trovato la sua piena realizzazione". Questo il commento di Aproniano Tassinari, presidente di Unima (Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola), alla conclusione del convegno 'L’Europa e le prospettive dell’agricoltura Italiana' organizzato dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati

"Inquadrato in una prospettiva comunitaria – ha detto Tassinari - il futuro del nostro settore primario non può essere distinto dal ruolo che l’Italia saprà ricoprire nell’ambito della definizione della nuova Pac che deve essere moderna e rispondere alle esigenze globali del settore. I dati sulla contrazione del reddito degli agricoltori italiani fotografano un settore che ha subito la crisi al pari di tutti gli altri ma che è stato trascurato dalle istituzioni".

Un ulteriore incremento delle difficoltà degli agricoltori rappresenterebbe una spinta al fenomeno dell’abbandono dei campi e, ove non accadesse, si rifletterebbe sul comparto agromeccanico che incontra già oggi enormi difficoltà nella riscossione dei crediti.

Al convegno erano presenti i rappresentanti del comparto produttivo, con agricoltori, contoterzisti e industria, ma anche del mondo accademico e dei vertici politici e tecnici delle istituzioni a tutti i livelli, dalle regioni ai massimi esponenti della nostra nazione presso la comunità europea.

"Abbiamo più volte chiesto che si desse vita a un sistema di consultazione che tenesse conto di tutte le voci che compongono il mondo della produzione – ha aggiunto il presidente –. Siamo stati felici di constatare che i nostri appelli non sono caduti nel vuoto".

"Nel clima economico generale votato alla ristrettezza – ha concluso - la difesa del budget per l’agricoltura non è un compito facile da realizzare, ma penso che l’Italia, intraprendendo la strada della cooperazione interna, abbia finalmente messo le basi per far valere le proprie richieste in tutte le sedi di discussione e decisione dell’Unione europea".