Serve dare nuovo slancio all'olivicoltura italiana che deve incrementare la produzione nazionale di olio di oliva di qualità, senza perdere di vista unità di filiera, tipicità dei prodotti e tenuta sociale dei territori olivicoli. È questa in estrema sintesi la proposta del sottosegretario all'Agricoltura Patrizio La Pietra formulata nel pomeriggio del 16 febbraio 2023, durante il Tavolo della Filiera Olivicolo Olearia convocato a Roma nella Sala Clemente di via XX Settembre nella sede del Ministero dell'Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

 

Il Tavolo di giovedì scorso, promosso e organizzato dal sottosegretario la Pietra, è stato il primo incontro della legislatura e di questo Governo tra tutti gli attori del mondo olivicolo oleario, e ha avuto l'obiettivo di costruire una strategia unitaria per il rilancio del comparto. Tanto almeno si ricava dai commenti delle organizzazioni agricole e dei trasformatori che hanno partecipato all'incontro.

 

Le proposte del sottosegretario La Pietra

Secondo La Pietra - citato in un comunicato stampa di Assitol - il futuro dell'olivicoltura italiana passa attraverso tre linee di intervento. La prima include la difesa del territorio e del valore sociale dell'olivicoltura. La seconda linea d'intervento riguarda l'aumento della produzione nazionale in un'ottica di innovazione e apertura a nuovi e più efficienti sistemi olivicoli, investendo anche nella ricerca di cultivar italiane adattabili alle nuove esigenze agronomiche per la salvaguardia delle tipicità. Terza linea - secondo il sottosegretario - l'urgenza di lavorare insieme anche attraverso una interprofessione unica, per tutto il settore. A latere, La Pietra ha ricordato la necessità di aggredire la Xylella fastidiosa in Puglia con maggior vigore, con l'obiettivo di contenerla realmente.

 

A prima vista, sembrano esservi tutti gli ingredienti necessari per elaborare un vero e proprio Piano Olivicolo Nazionale. Uno strumento del quale del resto si parla da anni, ma che non è mai stato realizzato, spiazzato dall'emergenza Xylella fastidiosa.

 

Assitol, grande soddisfazione

Grande soddisfazione per il primo incontro del Tavolo di Filiera dell'Olio d'Oliva e massima disponibilità a collaborare con il Ministero dell'Agricoltura per affrontare i problemi del settore è stata espressa da Assitol, l'Associazione Italiana dell'Industria Olearia, che "plaude all'iniziativa del sottosegretario Patrizio La Pietra", è scritto in una nota.

 

"Condividiamo le linee strategiche proposte dal sottosegretario - commenta Anna Cane, presidente del Gruppo olio d'oliva di Assitol - e il ruolo centrale dell'unità di filiera nel raggiungimento degli obiettivi indicati. Da tempo invochiamo la necessità di fare squadra contro la progressiva perdita di posizioni dell'Italia olearia rispetto ai suoi competitor. Da questo Tavolo crediamo che debba e possa nascere invece un percorso virtuoso, capace di rivitalizzare l'intero settore".

 

"Siamo totalmente d'accordo anche sull'interprofessione - osserva ancora Anna Cane - è impossibile lavorare al rafforzamento del nostro comparto se non lo facciamo tutti insieme".

 

Dall'Uci le prime proposte operative

Positivo e propositivo il commento dell'Unione Coltivatori Italiani che in una nota afferma come "Riguardo il ripristino dei livelli produttivi, l'Uci ha più volte manifestato apprezzamento per la messa a disposizione e l'attuazione di un Piano da 30 milioni del Fondo Filiere Agricole finalizzato all'ammodernamento ed alla realizzazione di nuovi impianti olivicoli; un settore che deve tornare al centro dei temi agricoli poiché rappresenta l'opportunità per sostenere le economie delle comunità rurali, oltre al ruolo ambientale e sociale".

 

Per l'Uci ha partecipato ai lavori Antonio Stea dell'Area Tecnica dell'Uci nazionale, che ha indicato al tavolo alcune priorità di intervento per la valorizzazione dell'olivicoltura, con l'auspicio che le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Missione Agricoltura - e dalla nuova Politica Agricola Comune possano essere occasione per rafforzare il comparto olivicolo oleario.

 

Tra le principali priorità indicate dall'Uci ci sono:

  • la valorizzazione dell'olivicoltura delle aree interne del Paese a rischio abbandono;
  • migliorare la capacità e la qualità dello stoccaggio e la concentrazione dell'offerta;
  • puntare ad una comunicazione istituzionale che possa mettere in evidenza le qualità dell'Evo e dunque porre le aziende italiane nelle condizioni di poter ambire a mercati sempre più importanti.

 

L'Unione Coltivatori Italiani ha poi evidenziato la necessità di intervenire per ridurre gli effetti della Xylella fastidiosa sul sostegno previsto dalle nuove regole applicative della Pac al reddito degli olivicoltori del Salento.

L'Uci nello specifico ha chiesto al sottosegretario di intervenire prontamente con alcune misure contenute nella nuova Pac, ovvero la necessità di poter disporre decreti di deroga per l'applicazione dell'ecoschema 3, rendendo ammissibile questa tipologia di pagamento destinato alla manutenzione degli olivi per i produttori che manifesteranno impegno al reimpianto di nuovi olivi.


Un altro importante e necessario decreto di deroga, è quello che consente alle aziende olivicole di aderire e chiedere il premio accoppiato olio sulle superfici olivicole nelle zone delimitate e divenute improduttive a causa della diffusione del batterio Xylella fastidiosa.

 

La mancata attuazione delle due deroghe significherebbe non offrire adeguati strumenti per ricostruire l'olivicoltura di mezza regione. Il sottosegretario ha ascoltato le indicazioni dell'Unione Coltivatori Italiani indicando come la Xylella sia un tema a caratura nazionale assicurando totale impegno, oltre ad un eventuale nuovo Piano Olivicolo.

 

Copagri per un Tavolo permanente di filiera

"Il settore necessita di un rapido e deciso intervento che riporti la barra a dritta sulla necessità di incrementare la produzione, recuperando il terreno perduto nei confronti dei nostri competitor comunitari, e che punti con sempre maggiore decisione sulle innumerevoli possibilità offerte dall'innovazione e dalla ricerca applicata all'agricoltura; proprio per questo, condividiamo pienamente e facciamo nostro l'appello del sottosegretario a fare squadra all'interno della filiera per aumentare la produttività, andando al contempo a tutelare il territorio e il valore sociale dell'olivicoltura" è il commento del presidente della Copagri, Tommaso Battista dopo la riunione del Tavolo Olio, svoltasi al Masf.

 

"Per fare ciò, riteniamo fondamentale strutturare e rendere permanente il Tavolo di filiera, facendo sì che si riunisca e si confronti periodicamente per valutare le strategie da attuare per incrementare la produzione di olio extravergine d'oliva italiano e che, in particolare, si occupi di redigere il tanto atteso Piano Olivicolo Nazionale, strumento principe nel quale incardinare tutte le iniziative da mettere in campo per tutelare un prodotto simbolo della produzione nazionale e vero e proprio ambasciatore del made in Italy nel mondo", suggerisce Battista.

 

"Con uno strumento simile a disposizione dei produttori, sarebbe certamente più semplice programmare il futuro del comparto, ragionando non solo su misure tampone che vadano a contenere le conseguenze della fase emergenziale, ma anche e soprattutto su politiche di medio lungo periodo che consentano di stabilizzare la produzione, e in particolare i prezzi, agendo al contempo sulle numerose questioni che da anni frenano lo sviluppo del settore", spiega il presidente della Copagri, indicando nelle difficoltà legate al reperimento della manodopera, nel recupero dei terreni abbandonati e nella eccessiva burocrazia a carico delle aziende alcuni dei punti principali sui quali intervenire con urgenza.