La Puglia non ha ancora metabolizzato l'aggiornamento voluto dall'Ue dell'area demarcata per la Xylella fastidiosaspostata più a Nord di venti chilometri fin dentro la provincia di Bari dal Comitato permanente per la difesa delle piante, ed il pesante bilancio finale dal monitoraggio 2017-2018, che fotografa un incremento dell'infezione sul periodo 2016-2017 nell'ex area di contenimento del 427% e del 1900% nell'ex area cuscinetto, che il Consiglio nazionale degli olivicoltori presenta una vera e propria raffica di esposti-denuncia contro i presunti untori. Quelli che hanno diffuso fake news sulla Xylella e quelli che, con atti amministrativi, hanno sistematicamente impedito che fossero assunte tutte le iniziative previste dalle norme Ue e nazionali per tentare di contenere l'infezione killer degli olivi di Puglia.

Infatti, il 28 maggio 2018, il presidente del Cno Gennaro Sicolo ha consegnato nelle mani del procuratore capo di Taranto, Carlo Maria Capristo, l'esposto-denuncia contro chi divulga notizie false ed infondate tali da turbare l'ordine pubblico e la sicurezza (articolo 656 Codice penale), e contro chi con il proprio comportamento, anche colposo ed omissivo, è responsabile della diffusione di malattie contro le piante di ulivo (articolo 500 Codice penale). "Ringrazio il procuratore Capristo per l'attenzione e la sensibilità dimostrata su un problema che rischia di mettere in ginocchio per sempre il cuore dell'economia pugliese" ha dichiarato Gennaro Sicolo al termine dell'incontro con il procuratore capo Capristo.

Analoga denuncia era stata presentata dal presidente del Cno alla Procura della Repubblica di Bari il 25 maggio scorso e pubblicamente comunicata alla stampa. "Adesso depositeremo l'esposto anche alle Procure di Brindisi e Lecce e ci attiveremo affinché vengano istituiti tavoli istituzionali provinciali permanenti per controllare l'avanzata del batterio e favorire interventi seri e concreti per contenere l'epidemia" ha annunciato il presidente del Cno.

Nel pomeriggio del 28 maggio scorso, invece, Sicolo ha incontrato il prefetto di Taranto, Donato Giovanni Cafagna, per illustrargli la situazione della Xylella nel tarantino e tutti gli interventi da mettere subito in pratica per evitare che il batterio, presente in pochi paesi della provincia, si estenda sul resto del territorio.