Le regioni dell’Italia meridionale giocano la carta di una presenza attiva alle fiere che si tengono in questi giorni al Nord, sia sul piano commerciale che politico-istituzionale.

Ieri 14 settembre la Regione Sicilia è stata premiata a Rimini come regione Partner di Macfrut dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Sandro Gozi, che ha consegnato il riconoscimento all’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici.
La Basilicata, che al Macfrut sarà regione partner nel 2017, torna dal Sana di Bologna con il carniere pieno: tanti contatti commerciali per il biologico – comparto emergente in regione - ed una promessa dell’assessore all’agricoltura dell’Emilia Romagna: costruire insieme una piattaforma comune sul comparto cerealicolo.

La Sicilia inaugura il Macfrut
Al Macfrut di Rimini il 14 settembre 2016  è stato il giorno della Sicilia, che ha schierato le sue eccellenze agroalimentari con 14 aziende in uno stand da 250 metri quadrati.

Accanto al ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, presente per inaugurare la 33sima edizione di Macfrut, l’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana Antonello Cracolici, che dopo il taglio del nastro ha fatto gli onori di casa nel padiglione della Sicilia per brindare con del succo di fico d’India.

In esposizione, l’uva Italia Igp di Mazzarrone e Canicattì, i fichi d’India Igp di San Cono e dell’Etna, l’arancia rossa Igp oltre a diverse tipologie agrumi, pesche ed altri prodotti simbolo dell’agricoltura siciliana. Tra i prodotti da orto non poteva mancare il pomodorino Igp di Pachino, affiancato da altre varietà di pomodoro, e ancora basilico e prodotti trasformati, come sughi, conserve e succhi.

“Con un valore della produzione pari a 3,1 miliardi di euro ed un volume in crescita del 43% negli ultimi otto anni che ha registrato valori positivi anche nell’ultimo anno, la Sicilia è  la prima regione in Italia per produzione agricola complessiva" ha affermato Cracolici.

“I dati positivi della nostra produzione agroalimentare dimostrano che l’agricoltura rappresenta sempre di più un asset strategico della nostra economia. Al Macfrut stiamo dando spazio alle nostre eccellenze, come il biologico, che ci vede al primo posto in Europa per estensione di coltivazione – sottolinea Cracolici, che aggiunge - I nostri punti di forza sono prodotto e territorio, è questo il patrimonio che la Regione siciliana offre ai 1000 buyers internazionali presenti oggi alla fiera”.

La Basilicata torna dal Sana
Qualità, unità ed orgoglio: è questa la Basilicata che ha scelto di essere al Sana di Bologna con una modalità comunicativamente inedita che ha fatto registrare risultati più che positivi, utili a posizionare la qualità dei nostri prodotti, del mangiare quindi sano e lucano, in un mercato che vede oramai 7 famiglie su 10 acquistare cibi biologici e naturali".
Così l'assessore alle Politiche agricole della Basilicata Luca Braia al rientro dal Sana, la fiera internazionale del biologico e del naturale appena conclusasi a Bologna.

"Con l'assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna, Simona Caselli, proveremo a costruire una piattaforma per rappresentare al livello nazionale ed europeo in maniera adeguata le istanze che vengono dal mondo dei produttori del settore della cerealicoltura, che possono essere per noi di grande interesse” ha fatto sapere Braia.
 
I numeri realizzati dalla Basilicata al Sana 2017 sono importanti: quasi 3.000 visitatori in totale, circa 2.000 degustazioni distribuite durante gli showcooking. Piatti e ricette elaborati utilizzando gli stessi prodotti esposti dagli otto produttori lucani presenti e dal consorzio che ne raggruppa in sé altri 40. Oltre 500 confezioni di peperoni cruschi acquistati dai visitatori e centinaia di contatti intrapresi con buyers anche con forniture contrattualizzate. I risultati di BioBasilicata nella tre giorni bolognese hanno alle spalle una regione che sta investendo 87 milioni di euro nel biologico solo con l’ultimo bando del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 e che è attesa portare ben presto ad oltre 2200 le aziende bio con 36mila ettari di sau convertiti al questo sistema di coltivazione.

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