La Sardegna va verso la ripresa della movimentazione dei capi di bestiame bloccati dall'inizio di novembre a seguito dei cinque focolai - registrati nel Sud Est dell'Isola - di malattia emorragica epizootica del cervo (EHDV).

 

"Secondo le indicazioni del tavolo tecnico con il ministro della Salute e il Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche di Teramo, che dovranno essere formalizzate nelle prossime ore, oltre i 150 chilometri dai focolai le movimentazioni potranno riprendere liberamente" si afferma in una nota stampa diffusa in serata di ieri, 1° dicembre 2022, dalla Regione Autonoma della Sardegna.

 

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"Una prima buona notizia per il comparto zootecnico, a cui siamo arrivati grazie alla tempestività dei controlli e ad un lavoro assiduo in stretto raccordo con il Ministero. Questo ha portato a una gestione ottimale di un'emergenza che dall'Africa è arrivata, per la prima volta, sul territorio europeo" ha dichiarato ieri, 1° dicembre 2022, il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.

 

"In particolare potrà ripartire la movimentazione libera dalla Gallura, dove oggi insistono la maggior parte dei capi bovini destinati all'ingrasso fuori dall'Isola - ha sottolineato il presidente Solinas, che ha poi ricordato lo stanziamento da 15 milioni di euro approvato nella notte tra il 30 novembre ed il 1° dicembre a favore delle imprese zootecniche, dei quali 5 milioni dedicati alle aziende danneggiate dal blocco della movimentazione.

 

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute, ancora ieri in via di formalizzazione, "per quanto riguarda le restrizioni, nella fascia tra i 50 e i 150 chilometri dai focolai, dal 1° al 15 dicembre, gli allevamenti potranno movimentare i capi solo dopo i controlli attraverso i test con la Pcr, tenendo conto anche della circolazione degli insetti vettori del virus (culicoidi) nelle regioni di destinazione" è scritto nella nota di Regione Sardegna.


"Dalla metà del mese - dichiara l'assessore regionale della Sanità, Carlo Doria - qualora non ci siano ulteriori riscontri del virus, come risultato a oggi, i controlli previsti per le province nella fascia tra i 50 e 150 chilometri saranno necessari solo a campione".

 

Tale aspetto, secondo l'assessore Doria sicuramente avrà l'effetto di "limitare i disagi per gli allevatori e consentirà di restringere le limitazioni alle sole aree del focolaio, dove proseguiranno le indagini e l'attività di prevenzione".

 

Secondo l'esponente della Giunta Regionale sarda, infine "L'obiettivo resta l'allentamento totale delle restrizioni e per questo continueremo a lavorare in stretto raccordo con i servizi veterinari del territorio e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dalla Sardegna. Per il contrasto alla malattia del cervo, inoltre, implementeremo la sorveglianza con nuove metodologie".