Entra ufficialmente in vigore il piano di regolazione dell’offerta dell’Asiago Dop per il triennio 2014-2016.
Saranno 1.402.631 le forme di Asiago Fresco e 268.000 quelle di Asiago Stagionato che veranno prodotte, nel 2014, dalla filiera della Dop veneto-trentina composta da 1595 aziende di allevamento e 46 caseifici.
Nella giornata di ieri il presidente del Consiglio e ministro dell'Agricoltura ad interim, Enrico Letta, ha infatti firmato il decreto ministeriale per la regolazione dell’offerta del formaggio Asiago Dop.

Il piano per la regolazione dell’offerta approvato rientra tra gli strumenti introdotti dal “Pacchetto Latte” dell’Unione europea, è valido dalla data di pubblicazione fino al 31 dicembre 2016, vincolante per tutti i produttori del formaggio Asiago inseriti nel sistema di controllo della Dop Asiago. Il piano razionalizza l’evoluzione dell’offerta in relazione alla domanda, riducendo il rischio legato alla volatilità dei mercati e ai fenomeni speculativi. Si tratta di un provvedimento importante, anche perché coinvolge tanti operatori a più livelli nel territorio di produzione, con l’obiettivo di remunerare in maniera adeguata anche la parte più debole della filiera produttiva.

“Abbiamo raggiunto uno storico risultato – ha detto Roberto Gasparini, presidente del Consorzio di Tutela –, per la prima volta ci troviamo nella condizione di poter determinare, con le nostre scelte, un maggiore equilibrio tra produzione e mercato in un’ottica di crescita equilibrata, compatibile con la capacità del mercato stesso di assorbire il prodotto e, dunque, di garantire ai produttori un’adeguata remunerazione e al consumatore un’elevata e costante qualità”.

Una scelta che sarà all’insegna della qualità. Infatti, proprio grazie alla maggiore stabilità qualitativa e all’opportunità di programmare con largo anticipo l’attività in azienda, il piano permetterà di perseguire un miglioramento continuo, alzando ulteriormente la qualità. A regime, il piano di crescita programmata garantirà, grazie alla contribuzione differenziata (la quota che il socio dovrà versare in caso di produzione superiore al punto di equilibrio consortile) nuove risorse promozionali.
Il Consorzio lavora anche per stimolare le vendite sui mercati internazionali, a partire da Germania, Francia e Stati Uniti dove già l’Asiago Dop è una presenza consolidata, fino ad Asia e America Latina.

"Ci uniamo alla soddisfazione dei colleghi e amici del Consorzio di tutela del formaggio Asiago - ha affermato il presidente Aicig, Giuseppe Liberatore -: è un risultato non solo per il distretto della Dop Asiago, ma per l'intero settore ".