Anafi, l’Associazione nazionale degli allevatori di razza Frisona, inaugura il 2010 con la partecipazione a Fieragricola 2010.

Anafi infatti collabora con le Associazioni provinciali allevatori di Verona e Brescia, insieme a Veronafiere, in vista dell’ottava edizione dello European Open Holstein Show. Sul ring si confronteranno importanti soggetti di razza Holstein, circa 300 animali, provenienti da Italia e Spagna.

Il 2010, che si concluderà con il Confronto europeo di fine ottobre in Italia, dopo diversi anni fra Germania e Belgio, vedrà comunque l’Anafi impegnata in un percorso di consolidamento e di crescita sui programmi di genetica e accoppiamento e di genomica. Ne parla il direttore dell’associazione, Giorgio Burchiellaro, che descrive in sintesi i progetti scientifici dedicati alla razza Frisona e al servizio degli allevatori.

Dallo scorso anno, Direttore, state lavorando su un importante programma di accoppiamento. Di che cosa si tratta?

"Il nuovo piano di accoppiamento (Pac), partito lo scorso anno, sfrutta le possibilità di scambio di dati per via telematica. Questo consente di disporre in qualsiasi momento di tutte le informazioni più aggiornate delle bovine di un’azienda. E’ un progetto orientato verso i nuovi indirizzi selettivi della razza Holstein nella ricerca di bovine produttive, longeve e resistenti".

Con quali conseguenze nella pratica?

"Il servizio è in grado di scegliere gli accoppiamenti in base alle esigenze di ogni singolo allevatore. Inoltre, è supportato dagli ispettori di razza e da un gruppo di tecnici altamente qualificati. Diciamo che per gli allevatori si apre la possibilità di avere ancora di più un servizio “su misura”, ritagliato appositamente per le aziende e sugli obiettivi aziendali".

La genomica sembra essere la nuova frontiera della ricerca scientifica. Qual è l’approccio di Anafi a riguardo?

"La genomica è una realtà alla quale Anafi è già da tempo orientata. Proprio l’introduzione della genomica nel programma di selezione della Frisona Italiana è uno dei progetti pianificati per il 2010 e per il quale ha investito notevoli risorse umane e tecniche. Anafi già da alcuni anni sta collaborando con il mondo della ricerca e con i centri di fecondazione artificiale (FA) italiani. Prevediamo nei prossimi mesi di procedere alla messa a punto di indici genomici mirati inizialmente a migliorare le scelte delle madri di toro e dei giovani tori da avviare alla FA".

Quindi intensificherete le attività sulla genomica?

"Sì. Nel 2010 si è previsto di ampliare ulteriormente tale attività con nuove sinergie con gli uffici ricerca e sviluppo di altre razze e nuove collaborazioni con il mondo universitario. Non dimentichiamo che gli indici genomici sono strettamente collegati agli attuali indici dei tori provati ad alta attendibilità (basati sulle performance delle figlie)".