Nel pomeriggio di ieri, mentre era ancora in corso lo sciopero degli autotrasportatori, il presidente dell’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani), Carlo Scotti, ha scritto ai ministri della Salute, dei Trasporti e dell'Interno sollecitando la piena applicazione della disciplina sanzionatoria in vigore nel nostro Paese dal mese di settembre 'Disposizioni di attuazione del Regolamento CE 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate' in tutti i casi di accertata violazione. Il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto proclamato fino alle ore 24 del 14 dicembre e ora cessato si è comunque protratto oltre il termine ordinato dal ministero dei Trasporti: le ore 23.59 dell’11 dicembre.
L'Anmvi ha così sollecitato l'attenzione del ministero della Salute e delle autorità competenti sul trasporto di animali vivi: 'Desideriamo sottolineare l'attenzione dei medici veterinari italiani nei confronti dell'evoluzione della situazione, dato che fra i gravi pregiudizi arrecati dallo sciopero, oltre a quelli espressamente richiamati nell’ordinanza del ministero dei Trasporti, vanno annoverati quelle nei confronti degli animali vivi durante il trasporto, la cui protezione rischia di essere compromessa in maniera molto significativa'. I veterinari, impegnati nell'innalzamento delle condizioni di salute e di benessere degli animali produttori di alimenti per l'uomo e della sicurezza alimentare sollecitano pertanto la piena applicazione della disciplina sanzionatoria prevista dal Regolamento CE 1/2005. In tutti i casi di accertata violazione e a denunce penali si dicono già pronte le associazioni protezionistiche a difesa di animali 'presumibilmente senza una scorta di cibo e acqua, oltre che privi della possibilità di muoversi e riposare adeguatamente'.