Nel periodo gennaio-ottobre 2015 migliora il saldo commerciale dell’import/export di cereali, rispetto allo stesso periodo del 2014. La bilancia rimane negativa per 1468 milioni di euro, contro però i 2038,2 milioni di euro dei primi dieci mesi del 2014. Guardando ai valori di import ed export, scende da 4615,7 a 4369 milioni di euro il valore delle importazioni, mentre il fatturato da export è in crescita dai 2577,5 del 2014 ai 2901 milioni di euro del 2015.

Guardando ai volumi, l’import è diminuito complessivamente di 1.363.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-8,7%). Si riducono le importazioni dei cereali in granella, 1 milione di tonnellate pari al -10%), in particolare mais (-870mila t) e il grano duro (-201mila t), mentre crescono gli arrivi di grano tenero (+61mila t) e di avena (+10mila t). Incremento importante anche per il riso, che registra un incremento di 50200 t (+38%).

Crescono anche le importazioni di farine proteiche di estrazione (+65mila t), mentre diminuiscono quelle di semi oleosi (-426mila t), di cui 344mila t di semi di soia. Le esportazioni sono cresciute di 313mila t rispetto allo stesso periodo del 2014, con un aumento percentuale di +9,2%, grazie soprattutto alle vendite all’estero di cereali in granella (+269mila t) e di prodotti trasformati (+140mila t). In flessione le paste alimentari (-99mila t) e il riso (-44mila t).