Il mese di febbraio ha mostrato un calo per i prezzi all’ingrosso del frumento tenero nazionale, arretrati del 2,5% rispetto al mese precedente, rende noto Bmti, la Borsa merci telematica italiana. Leggero aumento mensile (+0,9%) si è invece rilevato per il mais secco nazionale, riconducibile alle prime tensioni dovute all’avvio della crisi ucraina. Rialzi più marcati si sono registrati comunque nelle prime rilevazioni di marzo.

La stretta connessione tra il mercato maidicolo nazionale e quello ucraino trova una conferma nel boom degli arrivi di mais dall’Ucraina nel 2013: quasi 1,2 milioni di tonnellate (su 3,9 milioni di tonnellate importate complessivamente), in crescita del +116% rispetto al 2012. Per quanto riguarda gli altri cereali, lieve ribasso congiunturale si è registrato per il frumento duro nazionale (-0,9%) mentre sostanzialmente stabili (+0,2%) sono apparsi i valori del frumento tenero estero di provenienza nordamericana (North-Spring).

Come già osservato a gennaio, il confronto anno su anno continua ad essere dominato dal segno “meno”. Il divario negativo più spiccato si registra ancora per il mais (-20,9% rispetto a febbraio 2013) e per il frumento tenero (-19,2%). Negativa, ma più attenuata, la variazione anno su anno per il frumento duro (­5,2%) e il frumento tenero estero (-4,4%).


Febbraio 2014: Variazione del fixing indicativo nazionale camerale (Finc)1

Prodotto

Var.% congiunturale 

(feb14/gen13)

Var.% tendenziale 

(feb14/ feb13)

Frumento duro nazionale (fino)

-0,9%

-5,2%

Frumento tenero nazionale (panificabile)

-2,5%

-19,2%

Frumento tenero estero (North-Spring)

+0,2%

-4,4%

Mais nazionale (secco)

+0,9%

-20,9%

Fonte: elaborazioni Bmti su rilevazioni prezzi camerali e contrattazioni telematiche

1 Indicatore sintetico che illustra gli andamenti complessivi di mercato e i livelli delle quotazioni prevalenti, basato sulle rilevazioni dei prezzi delle Camere di Commercio nazionali e sulle quotazioni derivanti dalle contrattazioni sulla Borsa merci telematica italiana.