L'alta pressione rafforzerà la propria azione sull'Italia garantendo bel tempo e caldo in aumento su gran parte delle regioni, anche se non mancheranno possibili temporali di calore che potranno scoppiare localmente sull'arco alpino e su alcuni tratti della dorsale appenninica. Uno scenario che ci accompagnerà fino a tutto il weekend dando luogo alla terza ondata di caldo africano dal mese di maggio; per un break più fresco dovremo quindi attendere diversi giorni.
Analisi e previsione
Quadro meteorologico dominato sempre dal vasto e molto caldo anticiclone africano che prende le sue origini direttamente dall'entroterra sahariano. Nel corso delle prossime ore punterà i massimi sull'Europa sudoccidentale ove è attesa una arroventata dai connotati tipici estivi con temperature che localmente potrebbero infrangere diversi record di caldo tra la Penisola Iberica e parte della Francia. L'Italia invece rimarrà in questa fase più ai margini di questa ondata di calore, la quale continuerà a risentire delle più miti correnti d'aria orientali, meno calde, che regaleranno anche qualche nota variabile.
Durante il giorno vedremo pertanto addensamenti convettivi irregolari in evoluzione sui rilievi di Alpi e Appennini del Centro, in probabile e parziale estensione alle aree pianeggianti di Liguria, Lombardia, Emilia e Triveneto. Altrove poche velature di passaggio, con netto dominio del sole e del caldo.
Le temperature subiranno un aumento, anche se resteranno generalmente contenute soprattutto sulle regioni centrosettentrionali, comunque sopra la media ma non estreme come sulle aree occidentali del Continente. Questa seconda parte settimanale segnerà quindi la partenza di una nuova ondata di caldo che avvolgerà gran parte del nostro Paese nei prossimi giorni.
Un weekend rovente
L'apice dell'ondata africana è attesa, come accennato, nel corso del prossimo weekend: tra sabato 18 e domenica 19 giugno avremo pertanto tanto sole e temperature pienamente estive, ma gli elevati tassi di umidità aumenteranno esponenzialmente anche il disagio fisico percepito nelle grandi città, lungo le vallate ed in pianura.
Un abbondante soleggiamento con la colonnina di mercurio diffusamente oltre le medie climatiche del periodo grazie ai maggiori contributi sub-tropicali delle masse d'aria; a subirne le conseguenze saranno soprattutto i valori massimi, specie sulle pianure del Nord, sui settori tirrenici del Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori, ove i termometri raggiungeranno facilmente i 34/35°C. I pochi temporali interesseranno soltanto le Alpi di confine.
Nient'altro da aggiungere per le giornate che caratterizzeranno il weekend.
La tendenza per la prossima settimana
La fase climatica molto calda e anomala che andrà a colpire nuovamente l'Italia potrebbe subire un primo stop nel corso degli ultimi giorni del mese.
Un'ipotesi che prende piede dai recenti aggiornamenti dai centri previsionali: l'anticiclone africano potrà difatti cedere sotto i colpi di una incursione più fresca in discesa dal Nord Europa, la quale se riuscirà a bucare il bordo settentrionale del sistema alto-pressorio potrà provocare un break temporalesco con effetti diretti anche sull'Italia.
Visto l'arco temporale dovremo però prestare attenzione e seguire i prossimi aggiornamenti, in quanto i due principali modelli non sono ancora allineati sul lungo termine e propongono due evoluzioni discordanti in vista della prossima settimana.
Il Centro Europeo (Ecmfw) vede difatti una maggiore tenuta anticiclonica, che continuerà a caratterizzare la scena mediterranea garantendo sole e caldo senza disturbi di rilievo, salvo i classici temporali che fioriranno nel corso delle ore più calde le Alpi.
Il modello americano (Gfs) vede invece maggiori incertezze, in quanto ipotizza una discesa più decisa delle correnti più fresche ed instabili di origine polare, che dall'Europa settentrionale affonderanno verso Sud fino a lambire i mari del Mediterraneo dando vita ad una fase più dinamica.
Nel caso dovesse essere confermata la strada del Centro americano, da mercoledì 22 giugno il quadro meteorologico potrebbe peggiorare con fenomeni anche a sfondo temporalesco ad iniziare dalle regioni del Nord. Gli elevati contrasti che andranno a generarsi tra le masse d'aria differenti riserveranno le condizioni ideali per lo sviluppo di temporali accompagnati localmente da forti colpi di vento e grandinate.
Successivamente il peggioramento si estenderà verso le regioni centrali e parte di quelle meridionali, in particolare sulla dorsale appenninica, con forti temporali e una sensibile, ma temporanea, flessione delle temperature.