I prossimi sette giorni saranno trascorsi in compagnia dell'anticiclone nord africano: questo è il responso dei più accreditati modelli previsionali, l'europeo Ecmwf e l'americano Gfs. In questo lasso di tempo i pochi temporali si localizzeranno solo sulle cime più alte dell’arco alpino e dell’Appennino centrale. Discorso ben diverso dopo il 17 luglio, quando aria più fredda irromperà sul bacino del Mediterraneo. 

Il punto della situazione
Caldo sì, ma tutto sommato ancora contenuto. Da nord a sud i valori termici si sono generalmente attestati tra i 30 e i 35 gradi; naturalmente le massime più rilevanti hanno interessato le aree interne di pianura e le valli, mentre sono ancora sotto l’effetto mitigante del mare le linee di costa. 
Nelle ultime ore non sono mancati i temporali, a tratti molti diffusi sull'Appennino centro meridionale, principalmente ad evoluzione diurna. L'Abruzzo è stata la regione più colpita dai temporali e dalle grandinate: tra la provincia di Ascoli Piceno (Marche), Teramo e L’Aquila.
Le segnalazioni più rilevanti riguardano le diverse celle temporalesche che hanno colpito i paesi di Castelvecchio Subequo, Castel di Ieri e un po’ tutta la valle: tantissima la pioggia caduta con raffiche di vento accompagnate localmente da fenomeni grandinigeni che hanno letteralmente imbiancato il paesaggio e trasformato le strade in torrenti. 
Il poco refrigerio è quindi dato dai temporali sparsi, capaci di abbattere le temperature anche di 15°C in pochi minuti.
Tra le città più calde spiccano Cagliari, Grottaglie, Sigonella, Ferrara, Reggio Calabria, Foggia e Lecce, ove la colonnina di mercurio ha superato i 34°C toccando per alcune ore anche la soglia dei 35°C.
Temperature elevate anche al centro nord, con 33°C a Bolzano e Firenze, 32° a Brescia, Piacenza, Linate, Parma, Bologna e Roma. 

Analisi
Ancora qualche episodio temporalesco dovuto ad infiltrazioni d'aria fresca in quota, poi l'alta pressione andrà a rinforzarsi definitivamente portando un vero e proprio fine settimana di fuoco. Si approssimerà all’Italia una bolla di aria rovente africana che attiverà un aumento delle temperature fino a livelli piuttosto elevati, con punte che potrebbero raggiungere facilmente i 37-38 gradi
L’apice dell'ondata di calore verrà localizzata appunto tra le giornate di sabato e domenica, dando il meglio sulle regioni del Centro-Sud, in forma più smorzata invece al Settentrione, ove sarà l’afa e gli elevati tassi d'umidità a creare il maggiore disagio. 
I temporali diverranno mano a mano meno insistenti e si localizzeranno principalmente sui settori alpini, mentre sulle restanti aree la stabilità detterà legge per effetto del vasto anticiclone di matrice subtropicale. 

Quanto durerà il caldo?
L’alta pressione proseguirà indisturbata anche per i primi giorni della prossima settimana, almeno al Centro-Sud, ove il quadro meteorologico sarà pienamente estivo con caldo ancora intenso, ma non eccezionale. 
Un lieve calo dei geopotenziali interesserà invece le regioni del nord, cedimento che andrà a favorire qualche infiltrazione atlantica più fresca che affievolirà  l’azione africana. Nel contesto fioriranno diverse celle temporalesche, che dalle Alpi raggiungeranno anche le pianure limitrofe della Val Padana, anticipando il cambiamento radicale di metà mese quando subentrerà invece una saccatura nord-atlantica, carica di aria fresca. 

Rottura estiva di metà luglio
Dall’analisi dei due modelli principali, l’americano Gfs e l’europeo Ecmwf, giungono ulteriori conferme sulla sostanziale pausa nord-atlantica che avverrà circa tra il 14 ed il 16 luglio
L’irruzione di origine nord-atlantica raggiungerà quindi il Mediterraneo centrale, anche se naturalmente è ancora da confermare il grado di penetrazione sulla Penisola: non si sa dunque il vortice riuscirà a spingersi sino alle regioni centro-meridionali o si fermerà a quelle settentrionali.
Quel che rimane certo è che giungeranno forti temporali, ma soprattutto un brusco calo termico con intensa rinfrescata.

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