Biologico ed energia rinnovabile, processi di produzione ecosostenibili e contenimento delle emissioni sono facce di una stessa medaglia, ovvero elementi che congiuntamente concorrono all’impostazione di processi produttivi, e comportamenti che rendono  possibile la salvaguardia delle risorse ambientali e la conservazione  dell’ambiente naturale.

Questi i temi trattati oggi, durante la prima giornata del Salone Bioenergy World, in concomitanza con Fieragricola 2010, durante il convegno "Energia rinnovabile ed emissioni: certificare per un ambiente migliore", organizzato da Ccpb e la Scuola Sant'Anna dell'Università di Pisa.

Il Consorzio il Biologico e Ccpb srl sono realtà che da oltre vent’anni sono impegnate nello sviluppo e nella certificazione di  processi produttivi biologici e più in generale ecosostenibili, ed è nel loro patrimonio genetico una particolare attenzione alla valorizzazione di processi produttivi che tengano in debita considerazione  la variabile ambientale, la sicurezza dei consumatori e dei cittadini e  la sostenibilità economica dei processi medesimi.

Per questo Ccpb srl e Consorzio il Biologico, con il concorso di  importanti realtà del mondo scientifico ed imprenditoriale, hanno messo a punto un protocollo e relative modalità di calcolo che  confluiscono in uno schema di certificazione teso ad evidenziare il  “contenuto” in termini di energia da fonti rinnovabili e l’impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra provenienti dai processi produttivi afferenti al settore agroalimentare e delle biomasse a scopo energetico.

Attraverso queste modalità, con un approccio di filiera, è possibile  dare evidenza, tramite specifici bilanci energetici, di quanta energia da fonte rinnovabile è stata utilizzata per l’ottenimento di una determinata quantità di prodotto e di quanti gas serra sono stati emessi per la medesima quantità.

Gli approcci adottati si richiamano al  metodo seguito nella rintracciabilità di filiera ed alla valutazione del  ciclo vitale di un prodotto (Lca).