Quando le incertezze politiche diventano incertezze industriali e di mercato. Dopo l'illusoria ventata di ordini dovuti alla rottamazione, il mercato si è subito raffreddato ancora. Di sicuro, con borse e rating in altalena, con un governo sulla cui durata si può dire tutto e il contrario di tutto, le incertezze sull'immediato futuro sono dilagate anche per quanto riguarda gli investimenti agromeccanici. Molto di questo attendismo può essere spiegato anche con posizioni di tipo speculativo. Sebbene i dati sugli immatricolati parlano di una crescita superiore al 6%, si deve tenere conto che molti di questi derivano da vendite effettuate addirittura nel 2010. Il rialzo del 23% di fine maggio in soli tre mesi si è ridotto al 7%. A conferma anche il ritorno di dati negativi in tabella e il calo delle positività. Ora gli occhi sono puntati sui cosiddetti "Brics", con Brasile e Cina in prima linea, anche perché molte aziende produttrici hanno legato una parte importante dei loro fatturati al destino evolutivo di questi Paesi.

 

 

 

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Tratto da Macchine Trattori - ottobre 2011

in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore