Fine settimana della domenica delle Palme flagellato dalla grandine in Puglia, dove ha colpito vigneti, oliveti, frutteti e ortaggi in pieno campo. Due gli episodi: sabato 13 aprile in provincia di Lecce e nel brindisino poi domenica 14 aprile nelle campagne di Taranto.
Coldiretti Puglia e Cia Puglia, in due distinti comunicati stampa, danno conto degli eventi meteo, che al suolo potrebbero aver prodotto notevoli danni, a causa di un mese di marzo con temperature sopra le medie stagionali e con le arboree ormai in avanzato stato vegetativo e gli ortaggi e le verdure ormai prossimi alla fase di raccolta.
 

Lecce

“Si tratta dell’ennesima violenta grandinata in provincia di Lecce con campi e strade praticamente imbiancati - denuncia Coldiretti Puglia - e pericolose lastre di ghiaccio che hanno reso impraticabili i percorsi nelle aree rurali. Medesima situazione anche in provincia di Brindisi, con epicentro a Campi Salentina".

“E’ stata interrotta la finta primavera, lasciando spazio a eventi estremi, con effetti disastrosi sui campi, a causa della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori – lamenta il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante”.

A nulla vale più la programmazione degli orticoltori che raccolgono broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole: “Tutti maturati contemporaneamente per le temperature primaverili. Con la natura sconvolta – aggiunge Cantele - a preoccupare è l’improvviso abbassamento della temperatura sulle piante in fiore con effetti disastrosi sulla raccolta primaverile ed estiva dei frutti”.

Da rivedere a fondo il meccanismo del Fondo di solidarietà nazionale: "Così com’è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi, ma anche il meccanismo assicurativo deve essere rivisto – conclude il presidente Cantele – perché le polizze multirischio non coprono assolutamente le colture dagli eventi estremi che si stanno verificando, oltre ad essere eccessivamente onerose. Anche i periodi in cui possono essere stipulate le polizze non sono più rispondenti alle necessità degli agricoltori, come per esempio per il comparto olivicolo le polizze possono essere sottoscritte esclusivamente da marzo a maggio.
 

Taranto

A distanza di 24 ore dal fenomeno estremo che ha colpito la provincia di Lecce, una violentissima grandinata si è abbattuta sulla provincia di Taranto domenica 14 aprile.
"La grandinata di inusitata violenza, con epicentro tra Crispiano, Grottaglie e Martina Franca, ha colpito oliveti e vigneti, compromettendone in alcuni casi i germogli. Si sono formate in campagna delle vere e proprie lastre di ghiaccio e quando le aree rurali saranno nuovamente accessibili si potrà procedere con le verifiche in campo per accertare il danno effettivo", denuncia il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo.
 

Danni anche a Foggia

"Fenomeni di portata eccezionale hanno colpito il nostro territorio - afferma il presidente Cia Salento Benedetto Accogli - solo nei prossimi giorni potremo valutare eventuali danni, ma per certo sono notevoli i disagi subiti dai nostri agricoltori".

Secondo Cia Puglia, tra i centri maggiormente colpiti dalla grandine in Puglia meridionale ci sono anche Castellaneta e Massafra. Una spessa coltre bianca, come neve, si è posata nei campi e sulle strade rurali, complicando l'accesso ai poderi e alle aziende. "Sono a rischio soprattutto i fruttiferi, questo brusco calo delle temperature non è certamente positivo - afferma il presidente Cia Due Mari Pietro De Padova - A preoccupare è anche la tenuta dei teli posti a protezione dei vigneti, considerata l'intensità delle precipitazioni. La grandinata potrebbe aver provocato danni alle strutture".

A farne le spese sono stati anche i germogli delle uve precoci, non protetti da teli o reti. Solo nelle prossime settimane si potranno stimare gli eventuali danni, considerato che le conseguenze delle gelate tardive non si riscontrano sui fiori e sulle gemme. Il maltempo non ha risparmiato nemmeno il nord della Puglia: nel foggiano si sono abbattuti forti temporali con un'intensa attività elettrica.

"I cambiamenti climatici dovrebbero essere in cima all'ordine del giorno dei nostri governi, a tutti i livelli, senza aspettare l'emergenza - afferma il presidente Cia Puglia Raffaele Carrabba - È arrivato il momento di ripensare l'intero sistema di gestione del rischio in agricoltura. La legge in materia di calamità, lo predichiamo da tempo, è ormai anacronistica rispetto alla straordinarietà dei fenomeni che il mondo agricolo è costretto ad affrontare".