“Tre sono le aree di sviluppo del progetto Mac Fruit Attraction insieme a Fiera Madrid – sottolinea Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera – Nord Africa, Sud America e Asia. Dopo questa prima edizione il futuro volge lo sguardo alle altre due aree mondiali, sempre insieme a un partner legato al territorio per la promozione e l’organizzazione dell’evento”.
Gli fa eco Raul Calleja, presidente di Fiera Madrid. “Da tempo pensavamo alla messa in campo di una piattaforma internazionale per il sistema ortofrutticolo, siamo riusciti a farla con Macfrut. Oggi bisogna avere un’ottica globale di sistema e Mac Fruit Attraction va proprio in questa direzione”.
Importante il lancio del messaggio alle istituzioni europee e internazionali sul fatto che l’ortofrutta può contribuire in modo determinante allo sviluppo dei paesi africani e del Medio Oriente. “C’è un dato a supporto di tutto ciò – commenta Piraccini – il miglioramento delle tecniche di coltivazione, stoccaggio e lavorazione dei prodotti, in particolare dell’ortofrutta, rappresenta il modo più rapido e probabilmente più sicuro per sviluppare l’economia dei paesi africani, creare nuova occupazione e migliorare le condizioni di vita dei suoi abitanti, riducendo di conseguenza i flussi migratori verso l’Europa”.
Andando a vedere i numeri dell’export made in Italy, Nord Africa e Medio Oriente stanno diventando sempre più strategici. “Queste aree presentano ampi margini di ulteriore crescita – continua Piraccini – e oltre a questo c’è un altro aspetto importante. Tutta l’Africa ha infatti bisogno di tecnologie e packaging, esigenze che le imprese italiane sono in grado di soddisfare in quanto leader mondiali del settore. Macrfrut, con tutte le sue iniziative, vuole aiutare la filiera ortofrutticola italiana a crescere sul mercato internazionale”.
In Egitto l’Italia è al primo posto tra gli Stati dell’Unione Europea per l’esportazione di mele, tanto da avere raddoppiato i volumi nel giro di soli tre anni, con 93mila tonnellate spedite, secondo i dati Cso. “Per noi si tratta di un mercato chiave – sottolinea Giulia Montanaro di Assomela – nel periodo 2010-2011 l’export di mele era di 17mila tonnellate, mentre nel periodo 2014-2015 ha toccato quota 120mila tonnellate”.
L’Egitto è poi paese esportatore, e con l’Italia ha una partnership commerciale importante per quanto riguarda le patate, le cipolle, i fagioli e l’uva da tavola. Per quanto riguarda gli altri paesi dell’area, un altro mercato di sbocco per le mele italiane è l’Algeria, passata dalle 9mila tonnellate del 2009 alle 37mila del 2013. Buon mercato anche l’Arabia Saudita, così come gli Emirati Arabi, che dall’Italia importano anche kiwi e da tavola. Quota minori ma comunque significative anche in Giordania e Kuwait.