Il punto della situazione
Nel corso delle ultime ore l’anticiclone ha acquistato ulteriore energia allungandosi dal comparto settentrionale dell’Africa sin verso i Balcani, passando naturalmente dal bacino del Mediterraneo. L’azione stabilizzante ha così garantito il bel tempo su tutto il Meridione e parzialmente sul Centro Nord, disturbato dal passaggio di qualche annuvolamento.
Nubi per lo più apportate da correnti instabili occidentali, frutto della vicina depressione francese in scorrimento lungo il bordo settentrionale del campo anticiclonico, che hanno apportato rovesci e temporali, localmente anche di forte intensità, sui settori alpini, prealpini e pianure centro occidentali, con apporti sino a 40 mm nel Canavese, 55-60 mm in Brianza e 65 mm nel Bergamasco.
Dal punto di vista termico valori leggermente sotto le medie del periodo ove sono prevalse le schiarite, con temperature durante le prime ore comprese tra 13 e 20°C al Nord, tra 15 e 21°C al Centro e tra 18 e 23°C al Sud.
Analisi
La mancanza di una figura stabilizzante duratura, come l'anticiclone delle Azzorre o il più focoso africano, contribuisce a mantenere un’elevata dinamicità. In poco meno di un mese l’Italia ha visto difatti ogni possibile scenario meteo: dall'irruzione artica a quella nord-atlantica, dalle sortite nord-africane a quelle più miti azzorriane.
Stando alle ultime elaborazioni dei modelli previsionali, anche la prossima decade non sembra voler cambiare registro. Difatti, dopo la recente irruzione nord-atlantica, verranno attivate vivaci correnti calde dal nord africa scatenate dalla già nota lacuna barica iberica. Il promontorio nord-africano porterà cosi con facilità alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri sul livello del mare) temperature davvero importanti, con punte di 28°C sulla Sardegna, 22°C su tutto il mezzogiorno e 20°C su Toscana ed Emilia, ovvero massime al suolo molto vicine ai 40°C.
Un nuovo vortice Nord Atlantico non contribuirà però a mantenere stabilità duratura, con una vivace rinfrescata già pronta per portare un'escursione termica in poche ore su tutto il paese di oltre 10 gradi. Le regioni centro-settentrionali in questo frangente dovranno nuovamente fare i conti con nuovi fenomeni violenti.
Anche questa volta l'aria fresca nord-atlantica verrà sospinta sull'Italia - e sul Mediterraneo Centrale - da un lato dall’energica elevazione sui meridiani dell'anticiclone delle Azzorre, dall’altro invece da un blocco scandinavo in strutturazione sui paesi baltici.
Evoluzione
Il mese di luglio sarà quindi molto simile a quello di giugno: premesse tutte orientate nella prosecuzione di questo trend decisamente movimentato. Difficile intravedere qualche cenno di cambiamento, in particolare quando a dettar legge sono le saccature atlantiche.
Altre 24 ore per sistemare tutto, prima dell'ennesima rimonta anticiclonica che riporterà piene condizioni estive sulla Penisola italiana. Non sarà però una parentesi estiva per tutti, difatti l’alta pressione subtropicale avrà come obbiettivo principale il Centro e il Sud, con un rialzo termico più sensibile in Sicilia, Sardegna e su parte del Mezzogiorno. Una protezione non totale manterrà invece attive correnti instabili sospinte da un flusso sudoccidentale particolarmente vivace in quota, seppur a fasi alterne.
Atlantico in gran forma
L’imminente aumento delle temperature generato dell'afflusso d'aria calda sahariana farà registrare valori davvero notevoli, ma come già accennato non si tratterà di un quadro meteorologico duraturo.
La goccia fredda iberica, nella sua evoluzione verso est, aprirà difatti una porta ben più importante dal nord Atlantico, laddove attualmente va strutturandosi una possente depressione islandese. Le due figure, grazie all’assenza di particolari ostacoli, andranno facilmente a fondersi portando un deciso cambiamento a metà della prossima settimana.
Attesi fenomeni violenti
Inutile negarlo, date le condizioni termiche di partenza i contrasti saranno davvero intensi. L'aria fresca a contatto con l’aria caldo-umida presente sulle regioni italiane, andrà a generare imponenti ed eccezionali temporali. Le aree più a rischio, al momento, saranno le Centro Settentrionali.
Tendenza
L’elaborazione americana Gfs diverge sensibilmente da quella europea Ecmwf sul probabile andamento meteo. La prima propende per l'isolamento della struttura ciclonica nel cuore dell'Europa, assetto duraturo con possibile smantellamento solo dopo la seconda decade mensile. La seconda, invece, da maggior crediti alla chiusura della profonda ferita lasciando maggior spazio all'alta pressione delle Azzorre. L'ultima ipotesi, se confermata, potrebbe portare un periodo stabile e decisamente gradevole.