Il punto della situazione
L'anticiclone sui settori occidentali europei, con massimi posizionati sul Regno Unito, tende parzialmente a distendersi sui settori centrali del continente, rompendo il flusso sul Mediterraneo delle correnti fresche nordiche.
Venendo a mancare l’alimentazione principale, l'area instabile va lentamente a perdere energia lasciando spazio ad un graduale ritorno del sole, che andrà a spingere con più convinzione con il passare delle ore. La lenta evoluzione verso est della vasta saccatura ciclonica non ha però esulato le regioni centro meridionali dall’azione dei rovesci e dei temporali, aree tutt’ora alle prese con emergenze di vario genere.
Addensamenti ad evoluzione principalmente diurna hanno così interessato le aree tirreniche ed adriatiche del Sud con sconfinamenti sin verso le coste, ove non sono mancati fenomeni anche di forte intensità; tra le più colpite si segnalano Puglia e Sardegna, con estreme grandinate e ingenti nubifragi. Temporali si sono attivati anche al Settentrione, soprattutto a ridosso delle aree montuose di Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia, anche se si è trattato di fenomeni più isolati.
Analisi
Grazie ai contrasti termici tra l’aria calda lasciata dall’anticiclone africano e l'aria fresca nord orientale, in questi giorni hanno preso vita grosse celle temporalesche, di sovente associate a locali nubifragi.
La circolazione fresca sul Mediterraneo, richiamata dall’azione della goccia fredda, porterà i propri effetti sulla Penisola ancora per 24-48 ore, mantenendo viva una sostanziale instabilità in fase comunque calante. La pausa estiva è stata senza dubbio consistente, ma un rapido miglioramento è già in vista nelle varie emissioni modellistiche, che già da qualche giorno propongono con decisione scenari barici idonei al ritorno del sole e del caldo.
La strada per l’anticiclone azzorriano è però sbarrata da un vortice iberico-marocchino. Tale assetto barico incentiverà una temibile risposta subtropicale, ed ancora una volta toccherà all'alta africana prendersi carico dell’invasione mediterranea.
Evoluzione
Il rialzo delle temperature sarà perciò rapido e netto: osservando il profilo termico peninsulare si ha la conferma della matrice anticiclonica. Le temperature, attualmente in media o poco sotto, subiranno un notevole aumento già percepibile nel fine settimana, ma per il vero e proprio caldo estivo si dovrà attendere la metà della prossima.
L'ondata di caldo avrà una portata tutto sommato moderata, con valori massimi probabilmente nell’ordine dei 35°C nelle aree interne e grandi pianure.
L’azione anticiclonica non sarà però decisa: le possibili insidie menzionate in apertura andranno a disturbare i piani del bel tempo. L'evoluzione della goccia fredda sulla Spagna potrebbe difatti spostarsi verso est, andando ad interessare parte del Paese. Una seconda ipotesi vede invece una più ampia depressione artica, attualmente tra la Scandinavia e la Russia europea, in possibile discesa sul Mediterraneo. In questo caso il maltempo avrà un carattere più vivace.
Tendenza
L’instabilità andrà pian piano scemando sino alle porte del weekend, portando gli ultimi fenomeni sulle regioni centro meridionali. Non sono esclusi nuovi intensi temporali seguiti da violente grandinate e colpi di vento. Il miglioramento si farà strada ad iniziare dalle regioni settentrionali, con una nuova estensione dell'anticiclone africano in consolidamento definitivo nella prima metà della prossima settimana.
Quadro meteorologico che accompagnerà la Penisola sino a fine mese, quando verrà aperta una parentesi instabile più o meno lunga e dalla consistenza tutta da valutare.