Il punto della situazione
Anche nelle ultime ore l’alta pressione nord africana ha garantito la piena stabilità atmosferica sull'Italia, rinnovando così cieli prettamente sereni ed un abbondante soleggiamento su gran parte del territorio.
Qualche annuvolamento di passaggio non è comunque mancato in Sardegna, lungo il basso versante adriatico e sull’arco alpino, ove isolati fenomeni ad evoluzione diurna hanno interessato i rilievi più alti.
Minime piuttosto elevate hanno contribuito ad un risveglio molto caldo da Nord a Sud con valori al primo mattino compresi tra 17 e 24°C al Nord; tra 17 e 24°C al Centro e tra 19 e 24°C al Sud. Temperature diffusamente oltre le medie trentennali del periodo, mediamente dai 5 ai 6°C, che vanno ad alimentare la costante anomalia termica positiva che ha caratterizzato spesso quest’ultimo decennio.
Analisi
L’attenzione è particolarmente rivolta sui settori orientali europei, perché proprio da quella parte verrà costituita la breccia ove avrà modo di penetrare l’aria molto fresca d'estrazione artica.
Un brusco calo termico anticipato da un netto cambio circolatorio è quindi alle porte. La creazione di un'ampia struttura ciclonica che fungerà da elemento chiave del sistema andrà a convogliare aria fredda dalle alte latitudini. Tale struttura evolverà con il classico moto retrogrado, movimento spesso intrapreso dalle incursioni russe nel periodo invernale, ovvero da est verso ovest.
Manovra che innescherà sul territorio italiano un forte peggioramento del tempo seguito da una flessione termica considerevole.
I forti temporali europei
Uno scontro tra correnti d’aria di natura diametralmente opposta non lascia purtroppo scampo, rendendo inevitabile lo sviluppo di fenomeni estremi come quelli delle ultime ore nelle varie Nazioni dell'Europa occidentale. Francia, Germania, Olanda e Polonia: alcuni tra i Paesi più colpiti dalle intense grandinate in formazione sulla linea di confluenza tra l'aria calda nord africana e quella fresca atlantica.
Il rischio di fenomeni violenti è però vivo anche in Italia, ove la situazione termica di partenza fornirà l’energia necessaria alla formazione di moti verticali davvero intensi e, considerando anche l’elevata umidità nei bassi strati, i temporali saranno all’ordine del giorno.
Pausa estiva
Giusto definirla così, perché dopo questa notevole rinfrescata si avrà un nuovo assalto africano. Il sole ed il caldo torneranno quindi già nel medio termine, con una nuova espansione dell’alta pressione alla risoluzione della crisi ciclonica.
La seconda ondata di calore del mese sarà più dolce, perchè la presenza di un'ampia circolazione depressionaria a carattere freddo sull'Europa orientale riuscirà a domare parzialmente il soffio rovente subtropicale, mantenendo l'Italia ai margini del sistema.
Tendenza
Il quadro meteorologico muterà rapidamente già da venerdì, quando i primi temporali fioriranno sulle pianure del Nordest. Tra sabato e domenica il maltempo si estenderà rapidamente a tutto il Centro Nord, laddove non sono esclusi fenomeni anche violenti.
I valori termici subiranno un brusco calo; agli esordi della nuova settimana gli effetti raggiungeranno anche il Sud. La spiccata variabilità coprirà per tutta la seconda decade mensile, sino ai primi giorni dell'estate astronomica. Un miglioramento generalizzato operato da una nuova espansione dell’Africano raggiungerà successivamente tutta la Penisola, con temperature in nuova crescita, ma senza particolari eccessi.