"Si è lavorato bene, ma ora bisogna declinare i buoni principi in atti concreti".
Così il presidente di Confagricoltura Veneto, Lorenzo Nicoli, commenta il Programma di sviluppo rurale 2014-2020, approvato da poco dalla Giunta regionale del Veneto e presentato alla stampa dall'assessore all'Agricoltura Franco Manzato, insieme alle associazioni agricole di categoria.

Nicoli loda l'opera di concertazione svolta al Tavolo Verde fra l'assessore Manzato e i rappresentanti degli agricoltori, avendo sempre come punto di riferimento il bene complessivo del settore agroalimentare. C'è spazio anche per un ringraziamento sentito all'assessore, per aver mantenuto l'impegno che si era assunto di offrire agli agricoltori e alle loro associazioni un Psr più semplice e attento a concentrare le risorse a favore delle imprese.

Nicoli sottolinea che si tratta di una semplificazione concreta e non solo di facciata che è stata realizzata. Il nuovo Programma, in effetti, "dimagrisce" rispetto al precedente sia come pagine, che calano da 900 a 300, sia come misure di intervento, che da 132 diventano 44. Tutto il complesso normativo e procedurale, quindi, dovrebbe essere di più agevole gestione per gli addetti ai lavori.

"Inoltre - prosegue Nicoli - è particolarmente rilevante che le risorse pubbliche disponibili non vengono più disperse in tanti rivoli, ma si cerca di concentrarle a sostegno degli investimenti delle imprese che cercano di innovare e di essere competitive. I finanziamenti destinati alle aziende private, infatti, passano dai 480 milioni della vecchia programmazione agli 800 della nuova".

"Ora - conclude Nicoli - bisogna accompagnare con attenzione l'iter del provvedimento, che dovrà essere approvato prima dal Consiglio regionale e poi dalla Commissione Europea. E' necessario, infatti, che il nuovo Psr conservi e possibilmente migliori, nel corso delle varie tappe che dovrà ancora superare, quelle caratteristiche di chiarezza e di attenzione verso le esigenze delle imprese che fino ad ora lo hanno fatto apprezzare dalle rappresentanze agricole".