Assegnati gli Oscar Macfrut 2011 per l'innovazione. Diciotto le proposte presentate alla recente edizione.

Nella categoria Macchine e tecnologie per la selezione e per il confezionamento ha vinto Genius (selezionatrice ottica con laser) della Best Sorting; per il Packaging e materiali d'imballaggio Dinamic Shipper (contenitore con piano che si alza e si abbassa) della Polymer Logistic Italia; Per Sementi e prodotti ortofrutticoli freschi il Pomodoro da mensa della Isi Sementi; e per Logistica e servizi, Senzitec 2 (rilevatore di etanolo) della Tectronic.

Il superpremio, determinato dal voto espresso dai visitatori e dagli espositori di Macfrut è andato a Sorma Group. E' stato inoltre presentato un sistema per l'e-commerce, ovvero Fruitcommerce, un mercato ortofrutticolo telematico aperto a tutti gli operatori professionali del settore ortofrutticolo, con lo scopo di mettere in contatto in via telematica venditori e compratori.

Sul fronte delle novità, al convegno sulla quarta gamma tenutosi nel pomeriggio, è emerso che le prospettive per il settore si mantengono buone anche in tempo di crisi generale dei consumi. Il giro d'affari del comparto lo scorso anno ha toccato gli 800 milioni di euro coinvolgendo 500 aziende agricole e 120 realtà di lavorazione. Quest'anno il settore potrebbe subire una battuta d'arresto nella penetrazione sul mercato, stabile al 60 per cento, ma il valore degli affari è previsto in crescita fino a 900 milioni di euro.
E si consideri che, come ha detto Luca Bollani di Mc Donald's Europa, 6 mila tonnellate vengono consumate nei ristoranti della catena in Italia.
"E per gli acquisti, la penetrazione della quarta gamma migliora di 2-3 punti percentuali negli scontrini settimanali – ha spiegato Roberto Della Casa, docente dell'Università di Bologna – e questo dato rappresenta un buon potenziale di crescita"

. Al convegno si è parlato anche della realtà inglese, illustrata dal professor David Hughes dell'Imperial College di Londra: "La quarta gamma è molto venduta nel Regno Unito perché riesce a coinvolgere, in modo facile, alcune fasce critiche di consumatori che probabilmente non si accosterebbero in altro modo al prodotto ortofrutticolo. Con il 65 per cento di residenti single, il mercato britannico di quarta gamma presenta delle buonissime opportunità per i produttori".

L'ultimo giorno di Macfrut ha segnato ancora una forte partecipazione di operatori dall'estero e dal Belpaese. E non solo per macchinari e innovazioni, prodotti e servizi esposti, perché incontri e seminari sono stati affollati da visitatori attenti e partecipi.
Come al convegno su 'Crisi dei mercati ortofrutticoli', organizzato dalle tre centrali cooperative venerdì mattina, dove Maurizio Gardini, presidente di Fedagri Confcooperative ha sostenuto che "I problemi del settore ortofrutticolo non sono di un singolo Paese. Questa non è una crisi italiana. Non è cominciata oggi, eppure quest'anno di crisi economica generale, diminuendo il potere d'acquisto delle famiglie, ha certamente aggravato la situazione".
L'analisi ha trovato concordi tutti i relatori e una prospettiva è venuta dall'accordo tra Francia e Spagna, al quale l'Italia ha aderito 'in corsa', per cercare strade di uscita alla crisi. Nel documento i tre Paesi, ai quali è arrivato il sostegno della Grecia, chiedono ai ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea una serie di misure: aggiornamento delle indennità per il ritiro dei prodotti, istituzione di un Osservatorio europeo sulle produzioni, più flessibilità nella determinazione delle quantità ritirabili, nascita di un fondo di mutualità da utilizzare per stabilizzare il reddito dei produttori in caso di crisi.

"Ora che l'accordo è stato presentato al Consiglio – ha proseguito Gardini – bisogna lavorare per raggiungere risultati concreti, coinvolgendo Parlamento e Commissione europea nel percorso di modifica della legge comunitaria". E a Bruxelles bolle anche altro, come ha spiegato il presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro: "Il 12 ottobre la Commissione consegnerà la bozza di riforma della Politica agricola comune, Pac. A quel punto comincerà il percorso in Parlamento e in Consiglio. In quella fase sarà essenziale che il mondo dei produttori faccia sentire la propria voce. Le imprese agricole europee dovranno essere sostenute nell'innovazione, perché solo così potranno rispondere alle sfide del futuro, producendo di più e allo stesso tempo inquinando di meno". Sostegni richiesti anche dai rappresentanti francesi e spagnoli dei produttori intervenuti al convegno.

A tal proposito, Ersilia Di Tullio dell'Ufficio sviluppo di Nomisma ha sostenuto: "Per quanto riguarda i prezzi ortofrutticoli, il 2011 evidenzia cali sul già deludente 2010 che, a sua volta, era in calo sul 2009. Ma ci sono delle differenze significative." Un ripensamento dei rapporti con la Gdo è stato sollecitato anche dall'assessore all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna Tiberio Rabboni: "Finché le norme si presteranno a interpretazioni diverse ci saranno costi diversi. Bisogna imitare l'esempio francese di cui si è parlato nei giorni scorsi, con contratti triennali a prezzi fissati e divieto di ristorni. Per quanto riguarda le produzioni senza mercato, invece, bisogna procedere con eradicazioni e innovazioni varietali".

Nel frattempo le tre centrali cooperative Confcooperative-Fedagri, Legacoop agroalimentare, Agci agrital hanno costituito un Ufficio unitario, unico punto di riferimento per coordinare le strategie del comparto ortofrutticolo.

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