Svizzera: quinta destinazione a livello mondiale dei formaggi italiani. 15.570 le tonnellate esportate nei primi 10 mesi del 2013, per un valore 94,6 milioni di euro.

Tra i formaggi preferiti dagli elvetici troviamo, al primo posto con 7.235 tonnellate, mozzarella, ricotta e altri formaggi freschi. Seguono Grana Padano e Parmigiano Reggiano (4.642 tonnellate) e Gorgonzola (661 tonnellate).
La Svizzera è anche il quinto "cliente" dell'Unione europea di prodotti lattiero caseari. 325 milioni di euro il valore dell'import lattiero caseario nel 2012 (1).

Con un consumo procapite di formaggi pari 21,1 kg (2), la Svizzera è soprattutto il primo paese per consumo procapite di formaggi italiani.

Anche l'Italia è buona "cliente" della Svizzera. Sempre nei primi 10 mesi del 2013 l'Italia ha importato 10.257 tonnellate di formaggi svizzeri, per un controvalore di 53,3 milioni di euro.
Nel paniere c'è soprattutto Emmentaler (6.800 tonnellate pari al 66% delle importazioni italiane di formaggi svizzeri) cui seguono i fusi, i freschi, Gruyère e Sbrinz.

Dal 2011 un accordo tra l'Ue e la Confederazione svizzera assicura "protezione bilaterale" alle rispettive denominazioni d'origine e indicazioni geografiche dei prodotti agroalimentari. Ciò comporta, per entrambe le parti, l'obbligo di proteggere dette denominazioni all'interno dei propri territori. È previsto inoltre un aggiornamento periodico delle denominazioni protette.
Sono attualmente 10 i formaggi Dop (o Aop, Appellation d’origine Protégée, in francese) svizzeri:
Berner Alp-und Hobelkäse, Emmentaler, L'Etivaz, Le Gruyère, Raclette du Valais, Sbrinz, Tessiner Alpkäse, Tête de Moine, Vacherin Fribourgeois, Vacherin Mont-d'Or.

Molto maggiore e diversificata l'offerta italiana, che comprende 48 formaggi tra Dop e Igp.

(1) L'économie Laitière en Chiffres - Cniel
(2) The World Dairy Situation 2013 - Bulletin of the International Dairy Federation