Si chiama Itala, quasi a sottolineare le sue origini, ed è pronto ad accompagnare i prodotti di eccellenza del settore lattiero caseario italiano. Più che di un nuovo marchio è meglio parlare di un nuovo modo di seguire e certificare il latte dalla stalla alla tavola del consumatore. Perché potranno disporne solo le produzioni che sin dall'allevamento rispecchiano le norme del disciplinare. Un marchio, insomma, che viene apposto all'origine e non solo alla fine del percorso di filiera.

L'idea, ora tradotta in realtà, è nata in casa di Unalat, l'unione che raggruppa circa quaranta associazioni di produttori latte nelle quali confluiscono 35mila allevatori per una produzione complessiva di oltre 60 milioni di quintali.

 

Certezze sul latte

Presentato alla stampa il 27 maggio, il marchio Itala si propone l'obiettivo di dare al consumatore certezze circa la provenienza del latte e sulla sua superiorità in tema di sicurezza e qualità. Perché se tutto il latte che si consuma è certamente in regola con le severe norme italiane, è anche vero che in molti casi gli allevatori si impegnano per realizzare un prodotto al di sopra degli standard. Ma il consumatore non ha gli strumenti per saperlo. E stiamo parlando di un alimento importante per l'uomo, prezioso per il suo apporto in proteine, vitamine e sali minerali. Tanto che ad esso sono state attribuite, come ha ricordato Carlo Cannella, presidente di Inran (l'istituto nazionale di nutrizione) anche funzioni protettive nei confronti delle neoplasie.

 

Il valore del latte

Importante per la nutrizione, ma anche per le tasche dei consumatori che al settore lattiero caseario dedicano il 14% delle spese alimentari. Un dato che pone questo settore al primo posto per fatturato (4,8 miliardi di euro) nel comparto agroalimentare italiano. E attraverso il latte e i suoi derivati trovano occupazione oltre 150 mila addetti. Un "gigante" che fino ad ora era privo di uno strumento di tracciabilità come quello messo a punto da Unalat. Lo ha messo in evidenza il presidente Ernesto Folli, ricordando che "nelle 45.000 aziende italiane che oggi producono latte, i passaggi sono numerosi e di conseguenza anche i controlli. Dalla preparazione dei mangimi alla mungitura delle vacche, dal trasporto del latte nei camion-frigoriferi alle aziende di trasformazione, dal confezionamento del prodotto alla consegna nei punti vendita, fino ad arrivare quindi al consumatore. Attraverso il programma di rintracciabilità e il marchio Itala i nostri tecnici controllano ogni singolo passaggio di questa articolata filiera per garantire al consumatore che il prodotto tracciato sia al 100% italiano e sicuro.

"Nella varietà e vastità dei prodotti lattiero-caseari - ha poi aggiunto il vice presidente di Unalat, Antonio Piva - era necessario fornire al cliente un “metodo”/“marchio” per identificare dei prodotti garantiti”.

 

Più un metodo che un marchio

Dunque non un semplice marchio che va ad aggiungersi ai tanti già presenti, ma un "metodo" che parte dai controlli in azienda e prosegue nelle diverse tappe del latte o dei suoi derivati, osservando un preciso disciplinare che deve essere sottoscritto e rispettato dalla aziende che lo sottoscrivono. Organizzare e gestire un progetto come questo richiede un impegno rilevante e Unalat in questo compito ha il sostegno del Mipaaf (ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) e la collaborazione dell'Inran e di Buonitalia. Un partner quest’ultimo che ha fra i suoi compiti anche quello di portare nel mondo le eccellenze italiane e nel comparto lattiero caseario non c'è che l'imbarazzo della scelta.

 

La promozione

Ma prima è necessario far conoscere il marchio Itala in casa nostra e favorirne la diffusione. Si parte da un buon ventaglio di aziende che hanno già aderito all'iniziativa e che vanno dalla Lombardia alla Basilicata. Altre ovviamente se ne dovranno aggiungere per dare al marchio la maggiore capillarità possibile. E per raggiungere il risultato è in atto una campagna promozionale cui si affiancherà in autunno anche un programma di educazione alimentare. E non poteva mancare uno spazio dedicato al marchio anche su Internet. L'indirizzo è www.italaweb.it.