Lo zucchino viene coltivato tradizionalmente sia in pieno campo che in serra, al fine di ottenere una produzione costante tutto l'anno. La coltura protetta su suolo rappresenta in Italia il più alto livello di agricoltura intensiva per cui molta attenzione viene posta ai fattori in grado di consentire alle colture praticate di esprimere il loro potenziale produttivo.

La disponibilità di elementi nutritivi rappresenta una condizione fondamentale per l'ottenimento di piante caratterizzate da un equilibrato accrescimento e una produzione qualitativamente e quantitativamente elevata. Tuttavia valutazioni di tipo economico ed ambientale hanno portato a riconsiderare la pratica della fertilizzazione in modo tale da soddisfare gli obiettivi produttivi ed evitare situazioni di inutile sovralimentazione.

Nella maggior parte delle realtà produttive, la concimazione 'di copertura' dello zucchino viene praticata mediante fertirrigazioni settimanali che somministrano una soluzione nutritiva completa di macro e micronutrienti. Da non sottovalutare nella composizione della soluzione nutritiva i micronutrienti che, sebbene siano richiesti in minore quantità, possono influenzare la resa e la qualità delle produzioni. Tale modalità operativa viene effettuata, di norma, per migliorare la disponibilità dei nutrienti nel tempo oltre che per evitare elevate concentrazioni saline nel terreno, cui lo zucchino risulta mediamente sensibile. Gli interventi di fertilizzazione vanno calibrati in funzione di una serie di parametri: caratteristiche dell'acqua d'irrigazione, quantità di nutrienti presenti nel terreno rilevati con le analisi chimiche dell'estratto acquoso e non con i metodi ufficiali, coltivazione precedente, ecc.

Un problema molto sentito per lo zucchino è la filatura della pianta, per cui particolare attenzione deve essere posta alla composizione della soluzione nutritiva (azoto ureico, ammoniacale, nitrico) e alla somministrazione dei nutritivi per fertirrigazione.

L'allungamento degli internodi della pianta influenza negativamente il numero di stacchi e di conseguenza comporta un notevole aumento dell'incidenza delle operazioni colturali volte al sostegno della pianta.

L'efficacia della concimazione è strettamente legata alla disponibilità idrica del substrato che viene garantita con interventi irrigui dei quali dovranno essere tenuti in considerazione volumi e turni. Lo zucchino è una coltura che ha elevate esigenze idriche in relazione a diversi aspetti: apparato radicale superficiale in primis, elevata superficie fogliare, elevato ritmo di fruttificazione.

 

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Fruttificazione dello zucchino (Gruppo Punzi)

Zucchino in coltura protetta - Foto Gruppo Ponzi

 

E' possibile affermare, di conseguenza, che l'irrigazione è indispensabile non solo per ottenere un prodotto di qualità ma più semplicemente un prodotto! 

Nella pratica comune si utilizzano sistemi d'irrigazione localizzata come ala gocciolante al fine di risparmiare acqua ed evitare di creare un ambiente eccessivamente umido favorendo l'insorgenza di malattie. Nei primi giorni del ciclo colturale lo zucchino necessita di irrigazioni frequenti: il terreno deve essere umido ma non asfittico. Nelle fasi successive occorre assicurarsi di apportare un'adeguata quantità d'acqua in relazione alle condizioni climatiche, ma preferibilmente con interventi distanziati tra loro di 1-2 giorni, in modo da favorire la fruttificazione. Le esigenze idriche dello zucchino sono massime durante la fase produttiva e per evitare stress termici è preferibile irrigare la mattina presto.

La difficoltà della gestione idrica nutrizionale delle cucurbitacee in genere e in particolare dello zucchino si evidenzia più che con altre colture data la crescita e la fruttificazione veloce attraverso la lignificazione, la deformazione e la colorazione dei frutti. 

E' fondamentale per una mirata gestione idrico-nutrizionale che la coltura sia omogenea sia per il trapianto, che per la varietà e di conseguenza per la vigoria.

Le osservazioni della coltura, il monitoraggio dello stato idrico del substrato di coltivazione (terreno) e non per ultimo l'andamento climatico con particolare riferimento alla radiazione luminosa forniscono un'importante chiave di lettura per una corretta impostazione del piano di irrigazione e fertirrigazione.

 

A cura di Alessia Conte
Collaboratore tecnico Gruppo Punzi

Alessia Conte è socia di Antesia, l'Associazione Nazionale Tecnici Specialisti In Agricoltura
I soci di Antesia sono dottori agronomi e forestali, periti agrari, agrotenici, tecnologi alimentari che svolgono assistenza tecnica agronomica a centinaia di produttori agricoli e agroalimentari, svincolati dalla vendita di qualsivoglia prodotto materiale alle aziende agricole. Antesia contribuisce alla formazione dei soci ed al loro continuo aggiornamento, promuovendo il reciproco scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze di campo. Se vuoi conoscere le iniziative di Antesia, vai su www.antesia.it. Se vuoi diventare socio di Antesia, vai su www.antesia.it.