La primavera 2013 verrà certamente ricordata come una delle più piovose degli ultimi anni. Accanto alla peronospora un’altra insidiosa malattia minaccia la qualità dell’uva: la botrite o muffa grigia. Le frequenti piogge e le bagnature prolungate hanno infatti permesso lo sviluppo del fungo su foglie e altri organi vegetali della vite, incrementando il potenziale di inoculo.
Per evitare l’insediamento del patogeno all’interno dei grappoli è di fondamentale importanza eseguire correttamente il trattamento di pre-chiusura grappolo, anticipandolo se necessario alla fase di fine fioritura-allegagione.
Per questo trattamento è importante affidarsi ad un prodotto di provata esperienza e di sicura affidabilità come SWITCH®.

SWITCH®: la sicurezza dei risultati contro la botrite

 
Da anni il punto di riferimento è SWITCH®, l’antibotritico Syngenta più utilizzato dai viticoltori, che si riconferma leader indiscusso nella lotta a questa patologia e garantisce livelli di protezione superiori agli standard di riferimento.
Utilizzabile senza patentino, SWITCH® è formulato in granuli idrodispersibili e contiene cyprodinil e fludioxonil rispettivamente al 37,5% e 25%.
Appartenenti a famiglie chimiche differenti, le due sostanze attive rappresentano la soluzione ideale anche in un'ottica di prevenzione delle resistenze.
Risultano inoltre differenti anche le modalità con le quali cyprodinil e fludioxonil proteggono i grappoli: il primo sfrutta le proprie qualità citotropiche e penetra in profondità nei tessuti vegetali, mentre il secondo, grazie all'elevata affinità per le cere vegetali, si lega saldamente alle superfici trattate creando un'efficace barriera contro le infezioni.
In entrambi i casi vengono comunque scongiurati eventuali fenomeni di dilavamento, rendendo il trattamento con SWITCH® affidabile nei risultati anche quando sopraggiungano eventuali piogge in prossimità dell'applicazione.
 
SWITCH® presenta un profilo tossicologico ed ecotossicologico favorevole e non ha influenze negative sui processi di maturazione delle uve e di vinificazione. Con SWITCH® è inoltre possibile ottenere vini che possono essere esportati in numerosi paesi del mondo, come Stati Uniti, Canada e Giappone.
 

Protezione aggiuntiva contro aspergilli e penicilli

 
Se applicato tra le fasi di invaiatura e maturazione, SWITCH® è in grado di controllare anche funghi saprofiti, le cui proliferazioni generano pericolose contaminazioni di micotossine. Aspergilli e penicilli sono infatti responsabili della produzione di ocratossina A e di geosmina, una sostanza che conferisce ai vini aromi sgradevoli.
L'uso di SWITCH® è stato autorizzato anche per il controllo di questi marciumi secondari, assicurando la massima qualità delle produzioni anche in tal senso.
 

Indicazioni d'impiego

 
I trattamenti con SWITCH® vanno effettuati alla dose di 80 g/hl, pari a 0,8 kg/ha, per un numero massimo di due volte all'anno. Il primo trattamento va posizionato in pre-chiusura grappolo, ovvero nella fase di maggiore sensibilità verso la malattia. Eventualmente, può essere poi effettuato un secondo trattamento, sempre alle medesime dosi, nel periodo che intercorre fra la fase di invaiatura e quella di in pre raccolta.