Nel corso della lettura su 'La genetica del grano duro: evoluzione della coltura in Sicilia', organizzata dalla Sezione Sud-Ovest dell'Accademia dei Georgofili, che il professor Luigi Stringi ha svolto lo scorso 12 aprile nell'Aula Magna della Facoltà di Agraria di Palermo, è stata illustrata in modo approfondito la storia della ricerca sulla granicoltura in Sicilia.

Un'intensa attività di miglioramento genetico ha portato, nel corso dell'ultimo cinquantennio, alla costituzione di diversi genotipi con caratteristiche idonee alla coltura nell'ambiente isolano, in presenza di evidenti limitazioni ambientali e colturali. E' stato evidenziato il ruolo sempre più incisivo delle biotecnologie che negli ultimi anni hanno sensibilmente contribuito ad agevolare il lavoro dei ricercatori, soprattutto attraverso tecniche di selezione molecolare assistita che hanno permesso di ridurre considerevolmente i tempi delle complesse operazioni di miglioramento genetico e di valutazione dei risultati conseguiti.

Il comparto del grano duro è stato inoltre trattato dal punto di vista compositivo e nutrizionale del prodotto, con scelte sempre più accurate nella ricerca e nella diffusione di nuovi genotipi, al fine di garantire al consumatore la disponibilità di farine con caratteristiche più salutistiche e idonee alle esigenze del consumo.

Sono state evidenziate le più recenti ricerche sull'argomento e la necessità di un lavoro multidisciplinare in grado di mettere in campo le risorse scientifiche più innovative, al fine di contribuire alla crescita e al consolidamento di un comparto che rappresenta, ancora oggi, un consistente contributo della Sicilia alla produzione agricola nazionale.