Si svolgerà a Cellino San Marco (Br) il giorno 25 febbraio 2011 nella splendida cornice della sala Selvarossa alle ore 17.00 un convegno sull'applicazione della confusione sessuale per il controllo dei lepidotteri del pesco e della vite.

A due anni di distanza si tracciano i risultati ottenuti nella lotta alla tignoletta dell'uva e si propongono nuovi obbiettivi coinvolgendo anche altre colture come quella del pesco.

Con l'eliminazione dal mercato in pochi anni di oltre 100 molecole di fitofarmaci utilizzati nella lotta ai parassiti delle piante e la volontà di adottare e far conoscere a tutti politiche ambientali e metodi di lotta alternativi, rispettosi dell'agroecosistema territoriale salentino, si è iniziato a proporre su vite da vino, da due anni, il metodo di lotta alla tignoletta della vite con la confusione sessuale. Il progetto ha permesso l'ottenimento di uve prive da ogni inquinante insetticida tossico o nocivo.

L'iniziativa si è resa possibile grazie ad un accordo tra Cantine Due palme, il Consorzio di Difesa di Brindisi e la BASF Italia. Nel 2009, su 150 ettari di vigneti dei soci della Cantine Due Palme sono stati installati degli erogatori di feromone che hanno fatto perdere l'orientamento ai maschi della tignoletta che non sono riusciti ad accoppiarsi e quindi non hanno provocato danno agli acini d'uva.

Nel 2010, forti dell'esperienza positiva dell'anno precedente, si è inteso promuovere l'iniziativa su 500 ettari di vigneti coltivati nell'area salentina e conferenti a Cantine due Palme.

Col questo metodo di lotta, basato sulla saturazione di un determinato ambiente di 'feromoni' (sono sostanze chimiche emesse da insetti femmine per attrarre i maschi durante la stagione riproduttiva) in 2 anni sono stati eliminati dall'ambiente salentino diverse tonnellate di insetticidi chimici nocivi per la salute. "Un primo passo importante di una politica ambientale già adottata da diversi anni sia in cantina che in campagna al fianco del Codivabri" dice Angelo Maci delle Cantine Due palme. "Nei prossimi due anni completeremo il percorso iniziato nel 2009 prescrivendo ai nostri soci, che sono più di 1000 con 2200 ettari vitati, questo metodo di lotta facendolo diventare prassi produttiva per poter conferire le uve nella nostra cantina".

Tutela dell'ambiente e rispetto degli insetti utili, tutela dell'operatore che effettua i trattamenti antiparassitari e, soprattutto, tutela del consumatore sono obbiettivi insiti nelle strategie di lotta integrata portati avanti dal Codivabri, come afferma il presidente Salvatore Ripa. "Da oltre 25 anni diamo indicazioni ai produttori agricoli nella difesa fitosanitaria imponendogli il rispetto dei disciplinari di produzione integrata approvati dalla Regione Puglia. E' un inizio, con risultati molto positivi, che ci incoraggia e ci pone come promotori sul territorio di tale tecnica".

Al Convegno, dopo il saluto del presidente Angelo Maci della Cantine Due palme, del presidente del Codivabri Salvatore Ripa, del direttore del Codivabri Antonio Legittimo e dell'assessore provinciale all'Agricoltura, Cosimo Pomarico, interverranno il direttore dell'Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia Antonio Guario, il responsabile del servizio difesa integrata dell'Alsia Basilicata Arturo Caponero e il responsabile del servizio fitosanitario del Codivabri Nicola Scarano.

Seguirà l'intervento delle società che producono e distribuiscono i feromoni di sintesi utilizzati per il metodo della confusione sessuale su vite e pesco.

La chiusura dei lavori sarà affidata alle massime autorità in campo agricolo e ambientale della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, assessore all'Ambiente, e Dario Stefano, assessore alle Risorse agroalimentari.