"Il riso. Non finisci mai di scoprirlo". E' questo il nome della nuova campagna di promozione ideata dal MipaafIsmea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, in collaborazione con l’Ente nazionale risi nell’ambito del piano di interventi a sostegno del settore risicolo italiano.

L'obiettivo è quello di avvicinare il pubblico al patrimonio risicolo italiano, valorizzandone l’importanza culturale, le innumerevoli varietà, la versatilità in cucina e le proprietà nutrizionali, al fine di accrescere la consapevolezza del consumatore su questa risorsa del made in Italy. Un’eccellenza che va difesa dalle importazioni a dazio zero dei Paesi meno avanzati e che va supportata da un’attenta ricerca scientifica tesa al costante miglioramento qualitativo, da un’adeguata valorizzazione sugli scaffali dei supermercati e da scelte di comunicazione mirate.

La campagna racconta la storia del riso italiano, il suo passato ma anche il suo presente fatto di ricerca e innovazione, di esplora il suo legame con il territorio e ne promuove i molteplici utilizzi in cucina che affondano le radici nella tradizione culinaria italiana. Il rilancio del consumo interno di questo alimento è un altro scopo dell'iniziativa, facendo in modo che si crei un mercato privilegiato per il riso italiano in grado di riconoscere e apprezzarne le qualità straordinarie.

La risicoltura in Italia, si evince da un’analisi di Ismea, vanta una filiera agroindustriale ben integrata ed efficiente che coinvolge oltre 4 mila aziende agricole e 95 industrie di trasformazione (riserie) a forte connotazione territoriale. Il 90% delle superfici investite e il 74% delle riserie ricadono infatti nei primi cinque distretti produttivi: Pavia, Vercelli, Novara, Milano, Alessandria determinando una contiguità geografica tra fase agricola e industriale che non ha eguali nel settore cerealicolo nazionale. Anche sul fronte della dimensione media aziendale la risicoltura è un caso a sé, con una superficie di 54 ettari per azienda contro gli 8 ettari dell’agricoltura italiana nel suo complesso. Da ricordare inoltre che l’Italia è il primo produttore europeo di riso, con un quantitativo che nel 2014 ha superato le 850 mila tonnellate per un controvalore di 1,1 miliardi di euro

Per far conoscere le caratteristiche di questo alimento e accrescere la consapevolezza del consumatore italiano è nato il Tour Apecar “#risodascoprire”. Un’ape car personalizzata fino al 1° novembre sosta per le piazze del centro della città di Milano con incontri gratuiti rivolti al pubblico, durante i quali è anche possibile degustare prodotti a base del cereale. L’ape car è il punto di ritrovo presso cui, secondo un nutrito calendario, esperti del settore, critici e amanti della letteratura gastronomica incontrano il pubblico, raccontando i mille usi del riso, le tipologie coltivate in Italia, la difesa delle coltivazioni made In Italy e molto altro ancora, il tutto gratuitamente.

Diversi i temi toccati, dalla storia del riso italiano quale importante patrimonio da difendere, a consigli pratici sulla tipologia di riso più adatta a ciascuna preparazione, dalle parole del riso alle ricette più imitate che hanno ispirato la storia.