L'altra metà del cielo, sono state spesso definite. Spesso, visti certi malcostumi tipicamente maschili, perché rappresentano forse la metà del cielo più pulita. Sono le donne,troppe volte bistrattate nel mondo dell'agricoltura.
Ora  DuPont s'impegna per valorizzare il ruolo delle donne nel comparto agricolo e annuncia la propria collaborazione con le donne africane nei settori della ricerca e dello sviluppo.
Ovvero l'"African Women in Agricultural Research and Development" (AWARD).
L'impegno per DuPont sarà di circa 400 mila dollari nel corso dei prossimi quattro anni per contribuire a rafforzare le capacità di ricerca di scienziati africani appartenenti al "gentil sesso".
Pioneer Hi-Bred, business di DuPont, ospita annualmente almeno due borsiste "Award" nei propri laboratori di ricerca. Sono borse di nove mesi per un periodo complessivo di quattro anni.
In effetti, considerato che si tratta di donne, il periodo di nove mesi appare alquanto emblematico, quasi stesse a sottolineare come la borsa di studio contribuisca a creare una nuova vita, almeno dal punto di vista professionale.
E in effetti una nuova vita può spalancarsi di fronte alle poche fortunate che possono avere accesso a questo progetto.
La scelta di investire sulle donne africane risiede nel fatto che sono proprio loro a gestire la maggior parte delle produzioni agricole, come pure la trasformazione dei raccolti e la successiva commercializzazione dei prodotti alimentari.
Nonostante ciò, in Africa solo uno ogni quattro ricercatori agricoli è di sesso femminile, almeno secondo quanto emerso da uno studio svolto nel 2008 proprio da "Award".
"DuPont e Award condividono una visione comune secondo la quale le donne svolgono un ruolo indispensabile in agricoltura - sostiene Paul E. Schickler, presidente di Pioneer DuPont - "Dare più voce alle donne nel processo decisionale avrà quindi un impatto significativo sulla sicurezza alimentare e la riduzione della povertà in tutto il mondo".
 
Un programma ambizioso
 
"Award" è un programma di due anni che intende supportare le ricercatrici che lavorano per migliorare la sicurezza alimentare e ridurre la povertà in Africa. Ad oggi, 250 scienziate africane, provenienti da 11 differenti Paesi, hanno beneficiato direttamente del progetto in qualità di "Fellow Award", una sorta di borsa di studio. Si va dalle neolaureate ad esperte riconosciute nel proprio settore. I campi di ricerca spaziano su ben 16 discipline differenti, dalla patologia vegetale alla gestione delle acque, dalla produzione del pollame ai cambiamenti climatici.
Pioneer Hi-Bred fornirà un livello di formazione avanzata a due ricercatrici, Grazia Nakabonge e Felister Nzuve, le quali sono state selezionate all'interno di un pool di candidate altamente qualificate.
Grazia Nakabonge è una genetista, docente all'Università di Makerere a Kampala, in Uganda, con un particolare interesse per la conservazione della biodiversità e strategie di sussistenza. Il suo obiettivo è quello di individuare genotipi superiori che possono essere utilizzati in un programma di allevamento e addomesticamento per ottenere varietà che il mondo agricolo può utilizzare in maniera sostenibile.
Felister Nzuve è anch'ella un genetista e sta sviluppando un dottorato di ricerca all'Università di Makerere. Il suo interess è focalizzato sulla  ricerca di geni per la resisteza del grano alle ruggini.