Un programma di governo attento anche alle imprese agromeccaniche, che svolgono oltre il 98% della raccolta di prodotti e più del 75% delle altre operazioni colturali, consentendo un contenimento dei costi di produzione non alla portata della singole aziende agricole.
È questa la richiesta di Confai, che sul proprio sito pubblica il programma con gli argomenti “caldi” da affrontare per favorire la competitività del settore agricolo, eccone una sintesi.
Imprenditore agromeccanico
“È indispensabile l’adozione di una serie di misure a sostegno del comparto agromeccanico, tutte a saldo zero per il bilancio economico dell'Italia”. Confai ribadisce la necessità di “ottenere un esplicito riconoscimento a livello nazionale del ruolo dell’imprenditore agromeccanico come soggetto facente parte a pieno titolo del mondo agricolo e quindi meritevole di accedere agli aiuti previsti per il settore”.
Agricoltore attivo
Confai definisce il proprio concetto di “agricoltore attivo”, da riconoscere a tutti gli imprenditori che contribuiscono alla crescita reale dell’agricoltura, “includendo le imprese agromeccaniche solo se detentrici di terreni agricoli e potendo invece concorrere in ogni caso alle misure e ai bandi attivati sul secondo pilastro della Pac, in condizioni di parità rispetto agli altri imprenditori agricoli”.
Innovazione e agricoltura blu
Confai sollecita anche l’attivazione del “Piano pluriennale di sostegno per l’acquisto di macchine agricole” già annunciato dal ministero delle Politiche agricole, così come “una più ampia diffusione delle principali tecniche di agricoltura conservativa, capaci di salvaguardare al massimo grado l’integrità e l’assetto naturale del suolo... con evidenti benefici su costi e sulla riduzione dell’inquinamento”. Le potenzialità di crescita possono arrivare fino a un milione di ettari in Italia.
Carburante agricolo
Sul fronte dei costi energetici, cresciuti del 41% in due anni, Confai evidenzia come, anche per non frenare gli investimenti aziendali, non debbano essere ridotte le assegnazioni di carburante agevolato concesse alle imprese del settore. E' necessario invece un maggior controllo nell’assegnazione del carburante agricolo, con particolare attenzione all’utilizzo dello stesso nell’ambito delle attività agromeccaniche erogate in rapporto di “connessione”.
Giovani e ricambio generazionale
L’Italia, ricorda la Confederazione, è al terz’ultimo posto in Europa per numero di giovani impegnati nel settore primario. “I giovani desiderosi di subentrare nella guida di un’azienda agromeccanica o di avviarne una ex novo si trovano nella più completa solitudine istituzionale e senza poter accedere a nessuno degli aiuti riservati agli altri aspiranti giovani imprenditori agricoli”.
Sicurezza sul lavoro
Bene le misure di sicurezza sul lavoro e in fase di circolazione delle macchine, ma a patto che non si confondano misure effettivamente mirate a migliorare la sicurezza sul lavoro con provvedimenti che gravano in termini di burocrazia e costi sulle imprese, senza migliorare le condizioni di sicurezza.
Revisione macchine agricole
Confai auspica che le rappresentanze del mondo agromeccanico siano invitate ai tavoli istituzionali consultivi, affinché la messa in opera di una revisione dei mezzi si traduca in forme di sicurezza che facciano progredire il settore, senza penalizzare l’agricoltura professionale.
© AgroNotizie - riproduzione riservata