I prezzi dell'olio di oliva extravergine sono destinati a salire: se la Commissione Europea ha reso noto che la produzione di olio d'oliva 2022-2023 nei Paesi Ue è destinata a diminuire del 25% sul 2021-2022, ieri, 25 ottobre 2022, a Bari in Borsa Merci le prime quotazioni dell'Evo novello hanno risposto segnalando valori all'ingrosso da un minimo di 6 euro al chilogrammo in su.

 

E mentre in Borsa Merci Milano i prezzi sono fermi a quelli del 18 ottobre scorso e le giacenze ultime note sono quelle pubblicate da AgroNotizie® la scorsa settimana, a Bari è in crescita anche il valore dell'olio Evo produzione 2021-2022. Intanto, i mercati all'origine sondati da Ismea, pur in crescita, presentano incrementi in rallentamento alla terza settimana di ottobre.

 

Borsa Merci Bari, Olio Evo a 6,20 euro sui massimi

Ieri mattina, 25 ottobre 2022, la Commissione Olio della Borsa Merci di Bari ha quotato l'olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,4%, nuova produzione, fissandolo - alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa - a 6,00 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,20 euro sui massimi, prima quotazione della produzione della campagna commerciale 2022-2023.

 

La Commissione ha anche quotato l'olio Evo con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,4%, produzione per la campagna commerciale 2021-2022 a 5,60 euro al chilogrammo sui minimi e 5,70 euro sui massimi, in aumento di 0,20 euro sui minimi e di 0,10 euro sui massimi sulla precedente seduta del 18 ottobre 2022. La Commissione Olio della Borsa Merci barese dal 21 giugno non ha più quotato l'olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,8%.

 

La Commissione Olio il 25 ottobre ha fissato i prezzi dell'extravergine biologico a 6,00 euro al chilo sui minimi e 6,20 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni del 18 ottobre scorso. Stabile anche l'Olio Extravergine di Olive Dop Terra di Bari, quotato ieri ad un valore unico di 5,80 euro al chilogrammo, fermo sullo stesso valore del 18 ottobre scorso.

 

Dal 22 febbraio è entrato in quotazione l'Olio Extravergine Igp prodotto in Puglia, che nella seduta del 25 ottobre è stato confermato ad un valore unico di 5,80 euro al chilogrammo, stabile sulla precedente seduta del 18 ottobre 2022.

 

Produzione Ue in netto calo

"La produzione di olio d'oliva dell'Ue dovrebbe diminuire nel 2022-2023 del 25%, con un calo osservato in quasi tutti i principali Paesi produttori dell'Unione, ad eccezione della Grecia". A scriverlo è la Commissione Ue nelle previsioni di breve termine per l'autunno 2022 sugli esiti delle colture specializzate che rileva come "In una certa misura" "è probabile che la minore disponibilità sia coperta da un aumento delle importazioni" extra Ue, mentre le esportazioni dell'Ue potrebbero diminuire "del 10%", "soprattutto verso alcuni mercati più sensibili ai prezzi".

 

Inoltre una "minore disponibilità nei principali Paesi produttori dell'Ue e la continua pressione sui prezzi al consumo, potrebbero portare nell'Ue calo dei consumi (-9%)". A fronte di tutto questo, secondo l'Outlook della Commissione Ue, la Tunisia è attesa ad un buon raccolto e potrebbe liberare scorte, fino ad esportare circa "200mila tonnellate verso la Ue".

 

Sempre secondo le previsioni della Commissione "La produzione di olio d'oliva dell'Ue 2022-2023 potrebbe raggiungere solo 1,7 milioni di tonnellate (25% in meno dello scorso anno e 20% in meno della media su cinque anni). Nonostante le scorte finali elevate della precedente stagione (625mila tonnellate), la disponibilità iniziale nel 2022-2023 potrebbe essere la più bassa rispetto alle precedenti cinque campagne".

 

Mercati all'origine in leggero aumento

Il prezzo medio nazionale dell'olio d'oliva extravergine all'origine registrato da Ismea fino alla terza settimana di ottobre, risulta attestato a 5,42 euro al chilogrammo, in aumento dell'1,4% sulla settimana precedente.

 

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(Fonte Ismea)

 

L'incremento appare sensibilmente minore di quello registratosi nella seconda settimana rispetto alla prima (+7,2%), segno che il mercato all'origine non risente ancora in pieno delle tensioni registrate su quello all'ingrosso.

 

In tal senso anche le quotazioni Ismea ultime che qui si riassumono in tabella.

 

Scarica la tabella dei prezzi in formato pdf (Fonte: Ismea)

 

Si notano nell'ultima settimana soprattutto i prezzi di alcuni oli Dop e Igp in netto aumento, mentre un più generale rallentamento si apprezza sugli oli Evo standard: la Puglia vede solo l'aumento di Bari, la Calabria è ferma tranne l'olio a denominazione Lametia. In Sicilia si apprezzano gli aumenti diffusi, con la sola eccezione della piazza di Ragusa.

 

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