L'Umbria va verso la rimodulazione finale del Psr 2014-2020 annunciata sin dal suo insediamento dall'assessore regionale all'Agricoltura Roberto Morroni.

Così negli ultimi giorni è stato riunito il tavolo verde con le associazioni di categoria per condividere il pacchetto di interventi previsti.

Rispetto alla proposta discussa durante l'ultima riunione del tavolo, sono stati rettificati alcuni interventi, a causa del rifiuto da parte della Commissione europea di trasferire parte delle risorse alla realizzazione del progetto banda ultra larga.

La Commissione europea ha dato il via libero al ricollocamento di 36,4 milioni di euro, meno di quelli richiesti dalla Giunta regionale.

La redistribuzione dei fondi riguarderà in particolare le domande a superficie e gli investimenti, cercando di supportare inoltre le filiere del latte, del nocciolo e dell'olio.

Inoltre proprio riguardo agli investimenti è stato annunciato che le scadenze dei bandi sugli investimenti nelle aziende (sottomisura 4.1), sulla trasformazione dei prodotti agricoli (sottomisura 4.2) e sugli aiuti ai giovani agricoltori (sottomisura 6.1) saranno prorogate dal 31 luglio al 18 dicembre.

L'assessore regionale ha tranquillizzato anche sul raggiungimento degli obiettivi di spesa, dal momento che già a fine maggio è stato superato l'importo da spendere per tutto il 2020, mettendo così in sicurezza le risorse impegnate sul bilancio comunitario per il Psr Umbria.

Anche il rischio del mancato riconoscimento della spesa al 30 giugno 2020 relativa alle domande di pagamento a superficie per l'annualità 2019 è stato in pratica scongiurato. Questo grazie all'impegno degli uffici regionali e dei Caa che, nonostante l'emergenza Covid-19, hanno permesso il pagamento di 33,3 milioni di euro, pari al 97% di quanto ammesso nell'istruttoria.

Infine è stata annunciata l'intenzione di definire un indennizzo forfettario per gli agriturismi che realisticamente potrebbe arrivare alle aziende entro la metà del 2021 e il cui importo è in fase di definizione.