Agea ha pubblicato i risultati degli avanzamenti di spesa dei piani di sviluppo rurale al 28 febbraio 2018. Risalta all’attenzione il fatto che, per quanto riguarda il Centro-Nord Italia, sei regioni (comprese le due province autonome del Trentino Alto-Adige) hanno azzerato il rischio di disimpegno automatico per la quota Feasr al 31 dicembre 2018.

Oltre a Bolzano e Trento come anticipato, le altre Regioni ad aver azzerato il rischio di lasciare per strade risorse Psr strategiche sono l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria e il Veneto. Analizzando nello specifico, Bolzano sfiora il 40% della spesa impegnata (39,51%), con 142,8 milioni già rendicontati dal 1 gennaio 2015 al 28 febbraio 2018. Segue il Veneto con il 30,68% già liquidato, ovvero 358,6 milioni, di cui 16,8 solo nei primi due mesi dell’anno.

Successivamente troviamo la provincia di Trento, con il 22,86% della spesa già impiegata, pari a 68 milioni. Si posiziona poco sotto l’Umbria, con il 19,30%, equivalente a 179,24 milioni già erogati agli agricoltori. Buona crescita della Toscana, che azzera il disimpegno automatico agguantando il 17,94% della spesa Psr, pari a 170,3 milioni di euro.

Lievemente inferiore la performance dell’Emilia Romagna, ultima delle regioni che non rischiano di perdere risorse. Qui la rendicontazione ha raggiunto il 17,37% della dotazione finanziaria complessiva, con oltre 204 milioni rendicontati, grazie al rush di 16 milioni di euro nel bimestre gennaio-febbraio. La Lombardia è la prima regione a essere a rischio di disimpegno, con una cifra 6,5 milioni di euro, a fronte del 16,02% del piano di spesa già rendicontato, pari a 183 milioni di euro.

Buona crescita della rendicontazione per il Piemonte, che nel gennaio-febbraio 2018 ha liquidato altri 16,1 milioni di euro, senza però evitare un rischio di disimpegno al momento di 13,6 milioni, a fronte del 14,57% della spesa già rendicontati. A seguire c’è la Valle d’Aosta, con il 12,10% della spesa effettuata e un rischio di disimpegno di circa 3 milioni di euro.

Buon passo in avanti per il Lazio, che con quasi 15 milioni di euro di spese effettuate fra gennaio e febbraio agguanta il 10,21% della spesa, pari a quasi 84 milioni di euro, con un rischio di disimpegno però molto notevole, pari a 21,1 milioni di euro, la cifra più alta in proporzione rispetto alle altre regioni del Centro-Nord. Segue la Regione Marche, con l’8,59% della quota, pari a 59,9 milioni di euro già erogati, e con un rischio di disimpegno pari a 13,6 milioni.

Fra le situazioni peggiori c’è certamente l’Abruzzo, con un rischio di disimpegno molto elevato, pari a 19,5 milioni di euro, e solo il 6,85% di impiego della spesa. Situazione critica anche in Liguria, ancorata a un 4,80% di spesa effettuata, poca progressione della spesa e soprattutto 16,5 milioni già a rischio di disimpegno, cifra che potrebbe salire. Maglia nera risulta essere ancora il Friuli Venezia Giulia, con un 4,54% di spesa già liquidata, pari ad appena 13,2 milioni di euro, e un rischio di disimpegno di 16 milioni di euro.


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