Toscana
Poche luci e tante ombre per l'agricoltura nel 2011

Costi di produzione in aumento, crisi infinita, Governo assente, aumento della burocrazia. Inoltre c'è stata la variabile meteorologica che in varie parti della regione ha condizionato l'annata. Ecco che il primo report sull'annata agraria 2011 realizzato dalla Cia Toscana non è positivo.

"Nonostante le difficoltà - commenta presidente Giordano Pascuccil'agricoltura è un pilastro fondamentale per l'economia toscana. Apprezziamo quanto sta facendo la Giunta regionale per la nostra agricoltura. Per questo sollecitiamo una accelerazione e un rafforzamento degli interventi regionali verso il settore per uscire dalla crisi, attraverso più credito ed azioni per dare maggiore competitività alle imprese. Sono necessari interventi per gli investimenti per ammodernare le imprese, per strutturare le filiere, per l'aggregazione, il ricambio generazionale e l'innovazione".

Pascucci individua anche "elementi di debolezza nel governo dell'agricoltura. Aver cambiato tre ministri in tre anni è un record negativo che non vorremmo più sopportare e che, tanto per essere chiari, ha certamente influito sulla assoluta mancanza di attenzioni per il comparto primario".

Attenzioni la Cia  rivendica, finalizzate alla mitigazione degli aumenti di alcuni fattori produttivi, costi energetici in testa: "E' necessario mettere a punto un concreto ed efficace piano di semplificazione per tagliare gli adempienti alle imprese, inoltre occorre dar vita ad una politica agraria nazionale efficace, inserendo l'agricoltura tra le azioni da mettere tempestivamente in atto per la crescita e lo sviluppo dell'economia del nostro Paese".

Il rapporto completo riguarda costi di produzione, prezzi dei prodotti agricoli, ortofrutta, frumento, zootecnia, olio e vino: per leggerlo clicca qui.

Fonte: Agenzia Impress

 

Veneto
Con www.piave.veneto.it: l'agricoltura è on line 

Gli imprenditori agricoli del Veneto potranno, tramite Internet, dialogare da casa con le strutture regionali e gli uffici che si occupano della loro attività, svolgendo la loro 'attività burocratica' direttamente in rete, senza sobbarcarsi visite dirette in strutture amministrative spesso distanti chilometri dall'azienda e con orari che possono essere scomodi o incompatibili. 

Il punto d'accesso che permette agli agricoltori di accedere alla Regione nelle sue diverse sfaccettature amministrative, ma anche informative, si chiama PIAVe, nome che oltre a richiamare il fiume veneto è l'acronimo di Portale integrato per l'agricoltura veneta. Per raggiungerlo basta indirizzare il browser al sito www.piave.veneto.it.

Attraverso il portale, ogni azienda potrà accedere al proprio profilo ottenendo in modo semplice ed immediato tutte le pratiche (fascicoli aziendali e procedimenti regionali) che la riguardano, siano esse provenienti da Avepa, Veneto Agricoltura o dalla Regione Veneto. Potrà inoltre ascoltare direttamente le spiegazioni dei dirigenti sull'attuazione del Programma di sviluppo rurale e delle altre iniziative connesse agli interventi regionali.

"PIAVe è parte integrante di una più ampia riforma dell'agricoltura per il Veneto – ha sottolineato l'assessore regionale Franco Manzato durante la presentazione ufficiale – partita mesi fa sulla scorta delle conclusioni e delle proposte della Conferenza Regionale di settore, che ha visto i protagonisti dell'economia rurale e della filiera agroalimentare confrontarsi per mesi sull'individuazione di una progettualità proiettata su tutto il prossimo decennio. Il principale obiettivo è eliminare i costi e le incombenze improprie che derivano da un rapporto farraginoso tra impresa e pubblica amministrazione. Nello stesso tempo ne derivano una razionalizzazione e un risparmio dei costi pubblici, svincolando risorse materiali ed umane da reinvestire a favore dell'agricoltura".

Il PIAVe rientra tra le attività che sta svolgendo il tavolo per la semplificazione dei procedimenti e riorganizzazione dell'amministrazione e si aggiunge ad altri servizi 'antiburocratici', come lo Sportello Unico Agricolo. Questo strumento è utile anche ai tecnici che supportano le imprese e ai funzionari pubblici stessi, grazie alla condivisione delle informazioni registrate negli archivi amministrativi, oltre ai cittadini, per favorire in modo semplificato la conoscenza e l'approccio al mondo rurale.

Tra gli aspetti innovativi introdotti dal Portale vi sono la grande flessibilità di utilizzo, il monitoraggio del livello di soddisfazione degli utilizzatori in modo da rendere il sistema sempre più friendly e la possibilità di dialogo. A questi si aggiunge anche la possibilità di accedere a pagine sulla sicurezza alimentare, sul turismo rurale, sulle fattorie didattiche e sociali e ad una pagina dedicata ai consumatori, alla legislazione che li tutela e alle segnalazioni.

Fonte: Regione Veneto

 

Sardegna
Controllo funzionale macchine distributrici di fitofarmaci di sintesi

L'Agenzia Laore ha attivato un servizio di controllo funzionale delle macchine distributrici di fitofarmaci di sintesi sulle colture agricole, al fine di creare in Sardegna le condizioni per la corretta applicazione della direttiva CE 2009/128 che istituisce un quadro sull'uso sostenibile dei pesticidi.

Il programma prevede la predisposizione nel territorio regionale di tre cantieri mobili: uno per l'area Nord, uno per l'area centrale e uno per l'area Sud della Sardegna.

Le imprese interessate al servizio possono rivolgersi agli Sportelli Unici Territoriali Laore e presentare apposita domanda, al fine di consentire una adeguata programmazione territoriale degli interventi, da realizzarsi presso apposite aree che andranno individuate preferibilmente presso le cooperative presenti nel territorio. 

Fonte: Sardegna Agricoltura

 

Puglia
Rinnovata la convezione Regione - Istituto zooprofilattico

La giunta regionale ha rinnovato sino al 31 dicembre 2011 la convenzione con l'Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata finalizzata al controllo sanitario, alla rintracciabilità e al controllo delle condizioni di produzione e commercializzazione delle carni bovine e loro derivati. Il provvedimento della Giunta regionale, che stanzia una somma di circa 280mila euro, ha come obiettivo la tutela della salute pubblica attraverso l'identificazione e la registrazione delle movimentazioni degli animali di allevamento.

"Il rinnovo della convenzione – spiega l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno - si è reso ancora più urgente a causa delle ultime regole comunitarie sulla identificazione e registrazione del patrimonio bovino". 

L'aggiornamento continuo del sistema di gestione dell'anagrafe bovina ha consentito all'Italia di ottenere, da parte della Commissione europea, il riconoscimento della piena operatività della Banca Dati informatizzata, e grazie all'impegno della Regione Puglia si sono conseguiti risultati migliorativi rispetto alla media nazionale. Risultati, frutto di un modello organizzativo inteso a supportare i Servizi veterinari delle Asl impegnati nell'attività di inserimento e controllo degli eventi più significativi che interessano gli allevamenti bovini e bufalini del territorio di riferimento. Questo supporto si è tradotto in un ulteriore controllo della qualità dei dati raccolti dal sistema (macellatori, detentori) con positive ricadute sia sugli allevatori che hanno accelerato l'ottenimento dei premi Pac, sia sui Servizi veterinari che hanno migliorato i loro interventi sul campo, sia sulle politiche di programmazione regionale. 

"Proseguiamo sulla strada di mettere a sistema ogni strumento utile a far emergere la validità del nostro comparto regionale – conclude l'assessore Stefàno - L'osservatorio rappresenta uno dei tasselli di un mosaico complesso che, anche sul tema zootecnico, consente di presentarci con ogni requisito necessario a certificare ulteriormente qualità e sicurezza alimentare dei nostri prodotti e affidabilità dei nostri processi produttivi e, parallelamente, di dare spazio a strumenti, energie e professionalità ormai stabilmente presenti sul nostro territorio regionale".

Fonte: Regione Puglia

 

Toscana
Coldiretti chiede un Albo per le fattorie didattiche 

"Chiediamo alla Regione Toscana di attivare al più presto l'Albo delle fattorie didattiche, uno strumento indispensabile per le aziende agricole che esercitano questa attività. Infatti possono beneficiare dell'esenzione dell'Iva sulle prestazioni didattiche svolte solo le imprese che hanno ottenuto l'apposito riconoscimento da parte dell'amministrazione competente".

La richiesta arriva da Maria Cristina Rocchi, responsabile Donne Impresa Coldiretti Toscana.

Secondo Coldiretti sono centinaia le aziende agricole che stanno aspettando, come già accaduto in diverse regioni italiane, l'attivazione dell'Albo: "Si tratta – conclude Maria Cristina Rocchi – di un passo in avanti notevole sociale e culturale rivolto alle nuove generazioni. Le fattorie didattiche sono aule a cielo aperto dove è possibile imparare toccando con mano. Un momento esclusivo di educazione a cui tutti i bambini della Toscana dovrebbero poter accedere".

Fonte: Coldiretti Toscana

 

Calabria
Confezionamento in campo della cipolla rossa di Tropea, Igp Confagricoltura contraria

La federazione regionale della Confagricoltura sottolinea la propria contrarietà in merito a qualsiasi modifica del disciplinare di produzione della cipolla rossa di Tropea Igp che vada nella direzione di far autorizzare definitivamente l'esercizio del confezionamento in campo, che - ricorda la Confagricoltura - era stato concesso dal ministero delle Politiche agricole "solo per ovviare all'errata applicazione, da parte dell'organismo di controllo, di quanto previsto dai piani di controllo e per non creare danni economici ai produttori che avevano assunto impegni commerciali".

Fonte: Agrapress