La Conferenza delle regioni ha approvato fra l'altro, nel corso della riunione di ieri, un documento sul "contributo delle regioni e delle province autonome alla definizione della posizione italiana sul futuro della Pac dopo il 2013". 

La Cia condivide il documento della Conferenza delle regioni

"Non possiamo che esprimere apprezzamento per il documento sulla riforma della Pac post 2013 elaborato e approvato dalla Conferenza delle regioni e province autonome e presentato ieri alle organizzazioni agricole e cooperative dal coordinatore degli assessori all'Agricoltura Dario Stefano". E' quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che condivide gran parte delle proposte e delle linee d'azione indicate e finalizzate, in particolare, allo sviluppo dell'agricoltura europea, al mantenimento dell'attuale budget della spesa per la politica agricola, alla difesa dei redditi dei produttori, ad interventi di mercato e nelle situazioni di crisi.

Copagri: 'Bene le regioni, ora tocca al Paese'

"In assenza di dibattito nazionale ben vengano momenti di confronto come quello proposto ieri dalle regioni in merito alla riforma della Pac, il secondo dopo la conferenza d'ascolto di Bari nell'ambito di Agrimed 2010. Un documento che riprende buona parte delle linee unitarie sottoscritte e presentate lo scorso 7 ottobre a Lecce da Cia, Confagricoltura e Copagri e che è condivisibile negli obiettivi e negli strumenti, a partire dal punto fondamentale della difesa del budget italiano e di quello agricolo. A tal proposito un ruolo fondamentale sarà quello del ministro Tremonti in sede Ecofin". 

Lo ha detto il presidente della Copagri, Franco Verrascina, intervenendo alla presentazione del documento sulla riforma della Pac della Commissione politiche agricole della Conferenza delle regioni, illustrato dal coordinatore, Dario Stefano.

"Le proposte unitarie delle tre confederazioni, che saranno illustrate agli europarlamentari italiani a Bruxelles il prossimo 15 novembre - ha aggiunto Verrascina - restano aperte ed è confortante che oltre alla convergenza delle istituzioni regionali competenti abbiano avuto positivi riscontri anche nel mondo della cooperazione. Ora serve la proposta-paese e in tal senso - ha concluso Verrascina - è giusto il percorso intrapreso dalle regioni per un incontro con il ministro Galan al fine dell'individuazione di una posizione nazionale".