Il mito della mela, nuovi mercati, geografia produttiva, carbon footprint, residui ed eco-sostenibilità tra i temi del congresso 'La mela nel mondo', in programma a Fiera Bolzano dal 4 al 6 novembre 2010 in occasione di Interpoma, l'unica fiera internazionale di settore.

Il convegno sarà coordinato da Kurt Werth, direttore del Consorzio innovazione varietale Alto Adige. Agli incontri parteciperanno esperti e relatori internazionali che discuteranno di nuovi scenari commerciali e di produzione, di safety food ed eco-sostenibilità. "Con argomenti di ampio respiro e relatori di grande fama – ha commentato Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano – il congresso è uno dei momenti clou di Interpoma, una manifestazione nata con una forte vocazione internazionale che è stata potenziata nel corso degli anni".

Giunta alla settima edizione, Interpoma si conferma un appuntamento fondamentale per il settore melicolo, come dimostra il trend di crescita del numero di espositori e visitatori. Le cifre della scorsa edizione, svoltasi nel 2008, parlano da sole: i 17mila metri quadri adibiti a superficie espositiva sono stati visitati da 11.653 ospiti provenienti da 57 Paesi. Si tratta di un dato in forte aumento rispetto al 2006, quando i visitatori furono 9.646. Gli espositori invece sono stati 280 di cui 205 italiani e 75 provenienti da 15 Paesi.

Un successo che è destinato a ripetersi e che "va ricercato nella forte specializzazione dell'evento" spiega Kurt Werth. "Interpoma si è imposta come appuntamento imprescindibile per gli esperti internazionali del settore anche grazie alla combinazione fiera-congresso".

L'edizione 2010 del congresso si aprirà con una relazione introduttiva sul mito della mela. "Ci è sembrato necessario – conferma Werth – conferire alla mela la stessa 'dignità' culturale e filosofica che si sono conquistati il vino e la viticultura. Vogliamo farci promotori di una cultura della mela affinché questo frutto non sia più percepito solo come alimento e prodotto ma anche come portatore di una tradizione e di una storia antichissime". Nella tre giorni di conferenze si parlerà inoltre di produzione e commercializzazione.

Dalla nuova geografia produttiva, che vede protagoniste alcune regioni della Russia, la Moldavia e l'Ucraina, si passerà alle nuove frontiere del mercato come Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. Altri temi caldi saranno i residui, il carbon footprint e il bilancio energetico. "Sono argomenti sempre più scottanti – aggiunge Werth – perché diversi Paesi stanno iniziando a imporre un carbon labelling sui prodotti in grado di certificare la quantità di CO2 emessa nei processi di produzione e commercializzazione. La chiusura del congresso sarà infine affidata alle analisi di Isafruit e Interpoma. Sette relazioni restituiranno in modo esaustivo il panorama dell'universo melicolo europeo".

La mela è uno dei frutti più amati dai consumatori di tutto il mondo. Solo in Europa, il 2009 si è chiuso con una produzione pari a 11 milioni di tonnellate e si prevede, per il 2010, un raccolto pari a 9 milioni e 796 mila. Per quest'anno ci si attende dunque una diminuzione rispetto al precedente. Si stima, infatti, che il raccolto 2010 sarà inferiore dell'11% rispetto a quello del 2009 e del 7% rispetto a quello dell'ultimo triennio (dati Prognosfruit 2010). La parte del leone, nonostante un calo del 3%, la farà l'Italia con 2 milioni e 165mila tonnellate, seguita dalla Polonia con 1 milione e 980mila tonnellate (-24%) e la Francia con 1 milione e 580mila (-4%).

Per quanto riguarda le varietà, nell'Ue a 27 si confermerà al primo posto la Golden Delicious con un raccolto di 2 milioni e 427mila tonnellate, seguita dalla Gala con 1 milione di tonnellate e dalla Red Delicious con 663mila tonnellate.