Quello pubblicato di seguito è il programma dettagliato del convegno dal titolo “Distanze di impianto in viticoltura” che si terrà il 24 aprile prossimo presso la Sala Zanelli del Centro Fieristico di Faenza nell’ambito della 28ma edizione di Momevi.
Al termine del programma pubblichiamo un testo di presentazione dell’incontro a cura di Cesare Intrieri, direttore del Crive-Università di Bologna e coordinatore degli interventi che si susseguiranno durante il convegno. Per ulteriori informazioni potete visitare il sito www.faenzafiere.it

 

Ore 8.30  Iscrizione al convegno

 

Ore 8.45-9.00  Indirizzi di saluto

 

Presiede i lavori Cesare Intrieri, Direttore del CRIVE - Università di Bologna

 

Ore 9.00-9.30  Concetti di base sulle distanze di impianto

C. Intrieri, I. Filippetti

Dipartimento di Colture Arboree, CRIVE Sez. Viticola - Università di Bologna

 

Ore 9.30-10.00  Effetti della distanza sulla fila nei vitigni Sauvignon e Cabernet Sauvignon nei Colli orientali del Friuli

E. Peterlunger, L. Zulini, F. Cestari, C. Petrussi

Dipartimento di Produzione Vegetale e Tecnologie agrarie – Università di Udine

 

Ore 10.00-10.30  Distanze sulla fila e forme di allevamento: risultati di prove sui vitigni Verdicchio e Montepulciano

O. Silvestroni, T. Lattanzi, E. Manni, L. Borghesi

Dipartimento di Biotecnologie Agrarie e Ambientali - Università Politecnica delle Marche

 

Ore 10.3010.45  Pausa

 

Ore 10.45-11.15  Distanze di impianto sulla fila e gestione del suolo: risultati di prove a lungo termine sul vitigno Pignoletto

C. Intrieri1, I.Filippetti1, G. Lia1, E. Colucci1, S. Poni2

1Dipartimento di Colture Arboree, CRIVE Sez. Viticola - Università di Bologna

2Istituto di Fruttiviticoltura - Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza

 

Ore 11.15-11.45  Produzione di sostanza secca ed efficienza fotoassimilativa del vigneto in funzione della distanza tra i filari

A. Palliotti1, O. Silvestroni2, A. Cartechini1, D. Neri3, S. Mattioli2

1Dipartimento di Arboricoltura e Protezione delle piante – Università di Perugia

2Dipartimento di Biotecnologie Agrarie e Ambientali - Università Politecnica delle Marche

3Dipartimento di Energetica - Università Politecnica delle Marche

 

Ore 11.45-12.15  Il ruolo delle distanze di impianto nella formazione del vigneto

R. Di Lorenzo, E. Gugliotta, T. Santangelo, M.G. Barbagallo

Istituto di Coltivazioni Arboree – Università di Palermo

 

Ore 12.15-13.00  Discussione e conclusioni

 

A partire dagli anni ’70 e ’80, in coincidenza con un periodo di surplus produttivo e di un progressivo abbassamento del consumo pro-capite di vino, la viticoltura italiana ha ridotto il proprio potenziale passando da circa 1.100.000 ha agli attuali 700.000.
Questo ridimensionamento, promosso dalle normative dell’Unione Europea attraverso il blocco dei nuovi impianti e la concessione di contributi per l’espianto, ha determinato, di fatto, due fenomeni fondamentali: da un lato un pericoloso depotenziamento del patrimonio viticolo e della capacità produttiva del vigneto Italia, con il rischio di aprire la strada a concorrenti extra-europei che avrebbero potuto facilmente immettersi sui nostri mercati con prodotti di qualità a prezzi competitivi; dall’altro, peraltro, anche una importante occasione di adeguamento della base produttiva alle nuove esigenze di mercato. Infatti, i vigneti che sono stati abbattuti erano soprattutto costituiti da impianti “vecchi”, non solo sotto il profilo della età, ma anche, nella maggioranza dei casi, in quanto situati in aree non vocate, e quindi “obsoleti” dal punto di vista qualitativo e tecnico.
La perdita di queste aree marginali ha quindi permesso un generale miglioramento della viticoltura italiana ed ha posto le basi per un razionale reimpianto di vigneti sostitutivi nella aree a denominazione di origine, come consentito dai Regolamenti della Comunità; ha altresì autorizzato il ricorso a regimi di aiuto (Reg. CEE 1493/99) per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti esistenti. In tale contesto è stata anche ampliata la piattaforma ampelografica nazionale inserendo nuove cultivar di pregio accanto a quelle tradizionalmente usate nelle diverse regioni.

Uno dei principi fondamentali per la ristrutturazione e per la realizzazione di nuovi impianti è la scelta di sistemi di allevamento più moderni, capaci di consentire, oltre al raggiungimento della massima qualità, anche la possibilità di meccanizzazione integrale della coltura.

Gli aspetti legati a queste due problematiche passano attraverso alcune regole  fondamentali, tra cui primariamente l’adozione di distanze di impianto adeguate sulla fila e tra le file. Soprattutto il parametro “distanza sulla fila” si configura come fondamentale affinché le piante siano in equilibrio con l’ambiente, cioè manifestino un ottimale rapporto tra attività vegetativa e riproduttiva nel corso del loro sviluppo annuale.

Non a caso il Convegno che apre la XXVIII Edizione del Momevi ha per titolo: “Distanze di impianto in viticoltura” e non “Densità di impianto”, poiché si propone di verificare gli effetti determinati dalle predette distanze, in particolare di quelle sulla fila, ma anche tra le file, in rapporto alla produttività, alla qualità, all’impiego dei mezzi meccanici ed a quant’altro caratterizza la viticoltura moderna.

Molte indagini sono state infatti indotte negli ultimi anni su queste problematiche sia nel Nord che nel Centro e nel Sud Italia da varie Istituzioni di ricerca, ed i risultati ottenuti meritano di essere portati all’attenzione dei viticoltori.

Su questi temi il Convegno “Distanze di impianto in viticoltura” vuole pertanto essere il punto di confronto delle varie esperienze e si augura che possa anche rappresentare la base per una approfondita discussione fra tutti coloro che devono rinnovare o ristrutturare i propri vigneti.

Per tutto ciò desidero ringraziare il Centro Ricerche Produzioni Vegetali di Faenza e il Centro Interdipartimentale di Ricerche Viticole ed Enologiche dell’Università di Bologna che hanno collaborato alla organizzazione di questo importante incontro.
Prof. Cesare Intrieri